Rinasce l’arte raffinata del micromosaico nell’Alta Gioielleria di SICIS Jewels
È un desiderio ambizioso quello che anima il lavoro di ricerca di Gioia Placuzzi (foto in copertina), Direttrice Creativa del brand SICIS Jewels: riportare alla luce l’arte del micromosaico, accostandola a oro e pietre preziose, a creare gioielli che sono distillati d’arte, storia e cultura. L’intento è quello di realizzare monili “più profondamente e intimamente” preziosi, grazie alle tessere sottilissime (qualche frazione di millimetro) di micromosaico che permettono di ottenere infinite sfumature di toni, giochi di chiaroscuro in grado di donare plasticità alle raffigurazioni.
L’ispirazione prende spunto dalla natura, motivi astratti o semplici paesaggi che costituiscono il soggetto per antonomasia dei micromosaici – dalle tabacchiere alle collane – tanto in voga nell’Italia del Settecento. Collier con pendenti in micromosaico adornarono il collo di nobili e principesse come l’imperatrice Maria Luigia d’Austria, Carolina Bonaparte, la Zarina Caterina di Russia.
L’intuizione e la missione di Gioia Placuzzi è quella di “reinterpretare la magia e il mistero di questa antica tecnica e riapplicarla in chiave contemporanea nella gioielleria. A Ravenna, oggi, artisti del micromosaico filano a mano vetro veneziano ottenuto fondendo ad alte temperature nove madri di colore insieme a polvere di diamante, realizzando infinite combinazioni di colori e sfumature. I filati sono poi tagliati in migliaia di tessere che sono posate una a una ottenendo meravigliosi oggetti con effetto tridimensionale”. Gioia ha aperto tre showroom, tra Milano, Londra e Parigi, e collabora attivamente con il Victoria and Albert Museum di Londra, creando gioielli unici ed esclusivi, mescolando micromosaico, pietre preziose e oro.
Infine gli orologi, nati dal sodalizio tra SICIS Jewels e Jewellery Theatre, a forma di limone, arancia, fragola, e la collezione Le Grand Tour che raffigura la Cina, la Tour Eiffel, l’India, la Russia, l’imperatrice bizantina Teodora (moglie di Giustiniano).
Un forte richiamo al passato, a paesaggi di tutti i tempi, che con la mediazione dell'arte del mosaico rivisitato in chiave contemporanea, offrono un punto di vista originale, estremamente ricercato, dell'Universo.
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