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Giacca Chanel Primavera Estate 2020: evoluzione di un'icona

Un taglio netto che definisce linee pulite, un sistema di trama e ordito che risulta in una composizione tessile di colori e consistenze. Quella di Gabrielle Chanel è una sapiente combinazione di geometrie, è la definizione di una nuova semantica di stile ed estetiche che si condensa nella sua creazione più emblematica, quasi totemica: la giacca

Ritratto di Mademoiselle Chanel di Douglas Kirkland Corbis
Ritratto di Mademoiselle Chanel di Douglas Kirkland Corbis
Courtesy Chanel

Nata da un virtuosismo intrinseco nella natura di Mademoiselle Coco – il saper adattare capi di sartoria maschile al guardaroba femminile – la giacca Chanel è una dichiarazione d’intenti, è la volontà di emancipare la donna nel suo modo di vestire, equiparandone i codici stilistici all'abbigliamento da uomo. Funzionalità, comodità, flessibilità, termini inesistenti in un vocabolario da corsetteria anni 50 che costringeva la donna in stringature e stecche di balena. Manifesto di un femminismo silenzioso che attua la sua rivoluzione a colpi di asole e trecce di lana, la giacca è un’opera di architettura, di urbanistica della modernità con strutture di jersey normanno e tweed scozzese

Marisa Berenson fotografata da Arnaud de Rosnayt

Vogue 1969

Marisa Berenson fotografata da Arnaud de Rosnayt
Courtesy Chanel/Getty Images

Le venature realizzate a Rue Cambon sono dritte, prive di pieghe, garantendo elasticità senza rinunciare alla forma. Nella parte posteriore, una cucitura centrale sostiene l’intera struttura come una spina dorsale – una catenina d’ottone è cucita nella fodera intera, la corda di un funambolo che garantisce l’equilibrio, la vestibilità perfetta. Galalite, resina e metallo sbocciano in bottoni con camelie smaltate, ruggenti teste di leone, in un simbolo che è narrante, immediatamente comprensibile e riconoscibile: la doppia C

Jeanne Moreau
Jeanne Moreau
Courtesy Chanel

Il capo heritage della maison amplifica le sue potenzialità di icona pop con Karl Lagerfeld, che ne catapulta il design originale nei decenni 80 e 90. Un passaggio tecnico, dallo splendido impatto visivo, che tramuta un programma in bianco e nero in un una produzione in technicolor. L’oro liquido delle origini si associa a ricami di sequin argentato, il bianco e il panna sfoderano un arsenale di sfumature – marzapane, burro, crema, giallo grano – e il nero si disintegra in un’iride psichedelico. Rosa neon, verde menta, Claudia Schiffer in passerella, un costume da bagno, cintura con ciondoli, e giacca aperta. Aperta è anche la sperimentazione, materica oltre che cromatica, con organza, seta, piume e chiffon che si accostano alla texture granulosa del tweed, sfoderando nuovi orizzonti di tattilità. Grazie a Lagerfeld, la tradizione Chanel si rinsalda al timone di una bellezza che è sempre contemporanea.

Chanel Primavera Estate 2020
Chanel Primavera Estate 2020
Courtesy Chanel
Chanel Primavera Estate 2020
Chanel Primavera Estate 2020
Courtesy Chanel
Chanel Primavera Estate 2020
Chanel Primavera Estate 2020
Courtesy Chanel

Oggi, Virginie Viard apre il sipario al romanticismo, a una poeticità nostalgica che è un bouquet di sfumature floreali – geranio, tarassaco, pervinca – con prodezze di design che trasportano il colletto collegiale della divisa di Gabrielle, orfana ad Aubazine, nel pizzo dall’haute couture primavera estate 2020. Una stagione pura, semplice, dalla luminosità velata e mai troppo audace, in cui la giacca è compagna di una passeggiata parigina. Lunga al ginocchio, con ampio revers, chiusura a doppio petto, il bordo in vita che si articola in una corolla di volant in tweed albicocca, peonia e blu elettrico. Una variazione sul tema, che si concede note di originalità, ma sempre fedele alla melodia di base. E anche quando arriva l’inverno, la giacca Chanel è simbiotica con le nuances del panorama, con la morbidezza di un paesaggio innevato che si traduce in maniche ampie, vaporose piume, in una sfumatura fredda e lattea. 

Chanel Haute Couture Primavera Estate 2020
Chanel Haute Couture Primavera Estate 2020
Gorunway
Chanel Haute Couture Primavera Estate 2020
Chanel Haute Couture Primavera Estate 2020
Gorunway
Chanel Autunno Inverno 2020 2021
Chanel Autunno Inverno 2020 2021
Gorunway
Chanel Autunno Inverno 2020 2021
Chanel Autunno Inverno 2020 2021
Gorunway

La giacca Chanel è Romy Schneider in Boccaccio ’70 di Luchino Visconti, è Romy Schneider nell’appartamento di Gabrielle Chanel a Parigi, una conversazione fra amiche – è solo Romy, sola sul divano di Coco, che legge, perché con la sua amica non può più parlare. La giacca Chanel è la donna perfetta – tale perché si sente tale – è un testamento che, di collezione in collezione, rinnova il nostro credo. 

Romy Schneider nell'episodio Il Lavoro diretto da Luchino Visconti e tratto dal film Boccaccio '70
Romy Schneider nell'episodio Il Lavoro diretto da Luchino Visconti e tratto dal film Boccaccio '70
Courtesy Chanel


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