Rakuten Fashion Week Tokyo: Best Of
La stagione autunno inverno 2020 2021 è stata duramente colpita da questa situazione sanitaria così complessa e, in tutto il mondo, le varie fashion week sono state posticipate o annullate. Alcune di queste, come la Rakuten Fashion Week Tokyo hanno però deciso di presentare le collezioni - dietro la creazione delle quali si celano mesi di duro lavoro e difficoltà - in una forma nuova, servendosi cioè dello streaming per dare comunque un supporto ai designer coinvolti. Sebbene in differita quindi, i creativi giapponesi non hanno disatteso le aspettative, presentando delle collezioni mature e, come spesso accade in Giappone, decisamente innovative.
Ecco la selezione dei più interessanti nel consueto "Best Of".
Apocrypha di Reiji Harimoto ha presentato una collezione in cui l'outerwear e la sartorialità hanno rivestito un ruolo determinante. Gli abiti hanno un taglio abbastanza morbido con giacche doppiopetto a un solo bottone, caratteristica che le rende molto grafiche. A questi completi si affiancano capispalla militari dai volumi oversize con maxi tasche e duvet con un matelassé ondulato, utilizzato anche per le fodere a contrasto dei trench. Questi sono studiati per poter essere indossati al rovescio, per un effetto double face in cui le fodere quindi, diventano elemento decorativo.
De_caffeine Homme è il brand di Avizmo Jo che rivisita il taglio dei capi rinnovandoli con grande modernità. Le giacche e i cappotti hanno i revers uniti da una lunga zip centrale che ne accorcia la normale lunghezza dello scollo; i bottoni diventano così un elemento decorativo, per un effetto finale decisamente nuovo. Le zip tornano anche a completamento dei dolcevita, creando un contrasto cromatico, proprio sul collo. Le proposte di capispalla continuano con un cappotto in velluto liscio blu Klein con una tripla abbottonatura doppiopetto, o ancora con un soprabito check costruito al rovescio con la fodera completamente esposta.
DRESSEDUNDRESSED di Takeshi Kitazawa è un brand sicuramente più affermato nella scena Giapponese. La collezione che ha presentato infatti è molto matura e sofisticata, grazie a uno stile assolutamente minimale. I pantaloni sartoriali sono a vita bassa e senza cinturino in vita, con una mini tasca all'altezza della coscia; i blazer, leggermente over, sono abbinati a dei colletti da camicia semplicemente annodati, quasi come una collana. L'abito nero doppiopetto è impeccabile e proposto con un lupetto in stampa pixel e un sottile girocollo di perle. I cappotti apparentemente più classici nascondono una maxi piega sulla schiena, in stile loden, ma completamente foderata, usando quindi questa fodera come un elemento decorativo. Tutte queste proposte tornano poi in passerella completamente schizzate di vernice bianca.
FORSOMEONE è il brand di Satoshi Ogawa che mixa uno stile prettamente sartoriale con decisi elementi punk. Imbracature in pelle con fibbie in evidenza sono proposte su abiti che alternano un taglio più aderente, a uno più ampio e rilassato. I capispalla rinnovano questo concept e infatti cappotti in un classico pied de poule sfilano accanto a chiodi in pelle, varsity jacket e bomber con imbottiture sulle spalle che ricordano le protezioni del football.
Meagratia di Takafumi Sekine incorpora lo scialle nei suoi capi, in un gioco di stratificazioni. Diventa infatti un pannello removibile con stampa fiorata e piccole frange costruito su un overshirt in velluto, ma anche parte integrante di una camicia con stampa abbinata. La stratificazione viene anche usata per combinare elementi di capi differenti come l'overshirt con i polsi di un blazer, così come i pantaloni con "caviglie" prese da un modello differente. Questa combinazione diventa poi palese nel cappotto la cui parte superiore è quella di un montgomery a contrasto cromatico.
SHOOP, del duo formato da Yohei Oki e Miriam Sanz Fernandez, ha presentato una delle collezioni più interessanti e articolate. I completi con effetto marmorizzato, scelto anche per i soprabiti, sono abbinati a lupetti con cuciture ondulate ton sur ton che celano aperture, e a pantaloni con ampio risvolto. Ai capispalla in pelle in versione essenziale con collo in suede si affiancano bomber spalmati che ricordano il vinile, ma in una texture ruvida. La classica felpa crewneck è proposta in tessuto retato con la catena metallica, che normalmente si trova all'interno del colletto, usata come decoro frontale; questa è abbinata a pantaloni in velluto a coste, insolitamente orizzontali. Infine una parte più sartoriale con un abito in tessuto tecnico con giacca a tre bottoni in cui un maxi occhiello decora il taschino, insieme a un completo a quattro bottoni, quindi dal taglio decisamente squadrato, in una classica fantasia gessata.
Tac Tac è il brand di Takaaki Shimase che rivisita il workwear in chiave moderna. I toni saturi aprono la collezione con un intenso rosso per un'uniforme con tasche frontali e pantaloni cargo, ma anche con un giaccone waterproof color zafferano. Le proposte diventano poi più sartoriali sebbene le silhouette rimangano morbide: camicia, overshirt e soprabito sono pensati in un ton sur ton neutro o in total black; un'ulteriore versione di questa gradazione cromatica è rappresentata dai lavaggi del denim, anche grazie a un effetto patchwork.
Infine Yuki Hashimoto presenta un menswear molto sartoriale, ma aggiornato con elementi funzionali come le maxi tasche e con eccentrici tocchi d'arte. Gli abiti hanno giacche avvitate e pantaloni molto ampi per una silhouette svasata, nei toni del cioccolato a contrasto con le proposte in tela, spalmate con vernice bianca lungo le cuciture. La tela diventa ancora più artistica grazie a un effetto tie&dye studiato in modo geometrico per creare una sorta di tartan astratto e poi completamente cerata per dei lunghi soprabiti.
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