Moda autunno inverno 2020: Portugal Fashion Best of
La 46 edizione della Portugal Fashion Week per la moda autunno inverno 2020, tenutasi nella suggestiva location Alfândega do Porto Congress Centre, si è chiusa dopo il primo giorno a causa del rischio da contagio del Covid-19. L’edizione ha segnato due anniversari: i 25 anni della manifestazione - nata nel 1995 - dedicata alla promozione della moda portoghese e i 10 anni della piattaforma BLOOM, che dal 2010 punta i riflettori e crea opportunità per i nuovi talenti. Durante questi 25 anni, Portugal Fashion ha presentato a livello nazionale e internazionale 1.986 collezioni di 171 designer (nazionali e internazionali, tra nomi consolidati ed emergenti) e 143 marchi (abbigliamento, calzature e gioielli), senza contare le numerose presentazioni e show in tutto il mondo, dalle capitali della moda Milano, Parigi, Londra e New York, fino a Istanbul, Kuala Lumpur, San Paolo e Vienna. Ha spiegato Mónica Neto, responsabile del progetto: “Durante le celebrazioni per il 25° anniversario di Portugal Fashion, ripercorreremo la storia dell'evento e il suo importante contributo alla valorizzazione e all'espansione internazionale della moda portoghese. Ma soprattutto, il nostro scopo è quello di guardare al futuro con una serie di iniziative che evidenziano il potenziale della moda portoghese e dimostrano la forza di questo settore come catalizzatore di talento, creatività e innovazione in diversi ambiti".
Non mancano gli esempi di giovani designer che, dopo essersi formati grazie a BLOOM, hanno poi consolidato le loro carriere, entrando oggi nel calendario di Portugal Fashion, come Estelita Mendonça, Hugo Costa, Inês Torcato, David Catalán o Susana Bettencourt. Il primo giorno di sfilate all’Alfândega do Porto è stato dedicato proprio ai giovani designer di BLOOM. On show le collezioni di Maria Meira, UNFLOWER, Rita Sá, 09. Virus, João Sousa, Carolina Sobral e ARIEIV, oltre ai 3 vincitori del contest Novos Criadores PFN, Ana Campos, Diogo Van der Sandt e Maria Gaudêncio. Tutte queste sfilate sono state fatte a porte chiuse a causa della minaccia della diffusione di Covid-19.
Maria Meira gioca sui concetti di luce e ombra e sulla ricerca di possibili forme dietro una proiezione; questo genera un universo in cui luce e ombra diventano una cosa sola e si trasformano in una rappresentazione pittorica, nella quale i capi casual dai toni scuri si accendono di gialli intensi. UNFLOWER ha preso ispirazione dall’arte di Lucian Freud nel ritratto Celia Paul in cui si svela la forza e debolezza nella sua vulnerabilità. La collezione riprende questi contrasti alternando parti in pelle e in serge sovrapposte a maglie strette e strutturate, rattoppate con cuciture, mentre il raso mostra la fragilità e il lato più romantico. Tonalità calde accese da nuances più intense di ocra e arancione per la collezione sporty da uomo di Rita Rodrigues de Sá che gioca con materiali, colori e finiture, nonché in pezzi divisi tra il lato destro e quello sbagliato, che riflettono uno stato di relax easy to wear. Guarda alla sostenibilità e all’inquinamento delle acque 09. Virus con una collezione in cui si utilizzano materiali prevalentemente organici e riciclabili: spugna, tessuto color grigio e denim in nero e sfumature di blu, che alludono al potere delle risorse naturali, mentre le stampe nere richiamano le increspature dell'olio sull'acqua cristallina. João Sousa rende invece omaggio alla nonna Belmira da cui nasce la collezione Bellamira nella quale si unisce Bella (il lato fantasioso e positivo del tempo passato con la nonna) e Mira (il suo soprannome). Un viaggio nei ricordi dolorosi della nonna, che ha lottato con il cancro al seno fino alla perdita di entrambe le gambe a causa del diabete. Il trattamento dei tessuti e le asimmetrie simboleggiano gli ostacoli che sorgono quando nessuno li aspetta. Nascono capi molto costruiti, stratificati e ricchi di citazioni. Carolina Sobral punta invece sul costruire un guardaroba di pezzi timeless e versatili con grande attenzione alla funzionalità (di ispirazione workwear) per la donna contemporanea. E infine BLOOM chiude con ARIEIV che ha sviluppato una serie di capi speciali dalle forme over e mood punk per il brand di abbigliamento Lo Siento.
In calendario, è sempre ricco di spunti lo show di David Catalán che per la moda autunno inverno 2020 2021 rivisita l'universo del calcio in modo casual con pezzi dall'attitudine rilassata e un tocco rétro. Le silhouette riflettono lo stile sportivo ma con materiali più ricercati e colori giocosi. Sempre nel segno dell’urban casual è la collezione uomo e donna di Maria Gambina, che rafforza l'identità del marchio tramite uno stile grafico e la ricerca di materiali sostenibili e finiture innovative. Bomber, trucker, duffle coat e trench vengono reinterpretati tramite dettagli normalmente utilizzati negli interni dei pezzi che vengono ora evidenziati anche tramite giochi di strati imprevisti. Nella maglieria più creativa si disintingue Susana Bettencourt con la sua collezione manifesto Overload, nella quale i fili si uniscono per dare origine a forme tridimensionali e pesanti. Una moda sperimentale e sostenibile anche nell’uso delle materie prime, che vuole combattere la produzione “tossica” del fast fashion. Infine un altro nome della moda portoghese, ormai internazionale, Alexandra Moura si ispira ai quartieri di Lisbona con il suo mix di culture, risultato delle migrazioni dall’Africa al Portogallo negli Anni Settanta, e dell’adattamento di queste comunità a una cultura differente, ma senza dimenticare le proprie radici. Una collezione che riesce a conciliare gli opposti, dall’underground con riferimenti etnici all’hip hop con influenze africane. Il classicismo della vecchia generazione contrasta con lo streetwear di quella nuova, i costumi tradizionali con la street art, creando silhouette rétro e contemporanee.
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