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Tarocchi, moda e musica: Lecavalier

I tarocchi studiati come scienza, la musica come fonte di ispirazione e l'ottimismo di chi, grazie alla flessibilità da brand emergente, ha fiducia nel futuro post-coronavirus: Marie-Ève Lecavalier è senza dubbio una delle stiliste che in queste ultime stagioni si sta imponendo come un astro nascente della moda. 

Nel 2019, a pochi mesi dalla fondazione del brand che porta il suo nome e che si era già distinto a Hyères, è stata protagonista ai Canadian Arts & Fashion Awards (CAFA) ed è stata una delle due griffe canadesi finaliste all’LVMH Prize 2019, come ha raccontato in questa intervista a Vincent Law.

Ecco cosa ci ha raccontato sulla sua carriera, sui progetti futuri e su come sta vivendo questo periodo di coronavirus.

Marie-Eve Lecavalier, © Max Abadian

Partiamo dalla tua carriera sfolgorante: quale dei concorsi a cui hai partecipato ti ha dato maggiore soddisfazione e perché?

“Direi che è stato il festival di Hyères: c’è stato qualcosa di magico e speciale in quell’esperienza. Mi è sembrato che tutto fosse esattamente al posto giusto nel momento giusto. Il concorso mi ha anche dato la spinta di cui sapevo di aver bisogno per introdurmi in questa industria. Conservo ancora dei bellissimi ricordi di quei giorni, e amicizie importanti che ho stretto durante quell’esperienza”.

Sei un'appassionata di musica? Cosa ascolti quando crei le tue collezioni?

“Ascolto molto Aphex Twin, specialmente il suo album di debutto “Selected Ambient Work 85-92”. Faccio molta fatica a concentrarmi e a mantenere l’attenzione, perciò ho bisogno di un tipo di musica che mi tenga focalizzata sul lavoro, e credo che Aphex sia l’artista che meglio riesce in questa impresa”

SS 2020, © Fedor Bitkov
SS 2020, © Fedor Bitkov

Cosa consigli di ascoltare in questi periodi difficili?

“Mi sento di consigliare di trovare qualcosa di speciale che possa portarvi gioia e che abbia il potere di trasportarvi altrove, almeno nella vostra immaginazione. Per via della situazione attuale, in cui gli spostamenti fisici non sono momentaneamente possibili e in cui anche la libertà di espressione è in qualche modo limitata, è importante avere la possibilità di fuggire da qualche parte almeno attraverso la propria mente. Al momento preferisco musica rilassante perché avverto il bisogno di concentrarmi su me stessa: Hiroshi Yoshimura - Soundscape 1 Surround è il mio to-go”.

Come secondo te i designer e i creativi possono affrontare questo periodo e trasformarlo in una opportunità?

“Dal punto di vista economico questo sarà indubbiamente un momento difficile per i piccoli brand indipendenti, ma allo stesso tempo quando sei una realtà piccola hai anche il vantaggio di adattarti rapidamente, per esempio senza dover ricorrere a grandi consigli di amministrazione. Credo sia più facile adattare il proprio processo creativo e produttivo in base a ciò che verrà dopo, consapevoli del fatto che il consumatore cambierà le proprie abitudini, almeno inizialmente. Ma non credo che le persone compreranno solo leggins o candele per la casa per il resto della loro vita! Saranno impazienti di tornare alla vita normale e di esprimersi anche attraverso l’abbigliamento, ed è qui che entriamo in gioco noi giovani creativi. Nel lungo periodo, la consapevolezza nei comportamenti d’acquisto gioverebbe anche ai piccoli brand. Credo che puntando sull'artigianalità, sulla qualità, su produzioni locali e su quantità più piccole i brand creativi troveranno il modo di superare tutto questo”.

SS 2020, © Fedor Bitkov
SS 2020, © Fedor Bitkov

Sei anche appassionata di tarocchi: ci racconti questa passione? Cosa vedono le carte nel tuo futuro?

“La cosa che più mi affascina dei tarocchi, e anche il motivo per cui ho iniziato a studiarli, è il modo in cui le carte si allineano per dare una storia riguardo il passato e il futuro. Credo sia qualcosa che va oltre la spiritualità e le proprie credenze, in qualche modo c’è sempre qualcosa di giusto in ciò che dicono le carte. Mi sono avvicinata ai tarocchi in un momento particolare della mia vita, uno di quei momenti in cui aspetti un “segno” dall’universo, mentre quel “segno” sembra non arrivare mai. Così ho deciso di comprare un mazzo di tarocchi di Jodorowsky insieme al suo libro, e ho iniziato provando a leggere le carte a me stessa. La mia prima lettura ha improvvisamente sbloccato diverse cose nella mia mente, e ho iniziato a visualizzare quali altri passi avrei dovuto compiere nella mia vita. Per il mio futuro? Dipende sempre dall’argomento, ma se si parla di carriera le carte sono molto positive, perciò voglio fidarmi!”



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