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Moda etica dal Guatemala: Societas, la collaborazione tra MEÜS e Globelle

La moda sostenibile ed etica è uno dei temi che maggiormente sono emersi in questo periodo di isolamento causato dalla pandemia. In occasione dei Digital Portfolio Review organizzati da Vogue Talents contro il Coronavirus, abbiamo incontrato brand dai progetti interessanti da ogni parte del mondo. Dal Guatemala ha colpito il progetto di MEÜS, firmato dalla designer e creativa Sofía Contreras-Paredes che in un video ha raccontato una collaborazione di moda etica nel suo Paese e il suo supporto alla comunità: la creativa ha infatti fondato un brand collaborativo insieme a Nelly Rose, founder di Globelle e incontrata a International Fashion Showcase a Londra. Le due designer hanno coinvolto per questo lavoro tre cooperative, ciascuna specializzata in una speciale lavorazione, per valorizzare l'artigianato guatemalteco. Questa collaborazione, Societas, è destinata a diventare un progetto replicabile in altre aree del mondo: ecco perché le fasi del progetto sono state documentate nel video che vi presentiamo insieme a una delle due founder. 

Raccontaci qualcosa di te

"Mi chiamo Sofía Contreras-Paredes, sono una stilista e un’artista della manipolazione tessile di Guatemala City, e sono fondatrice e direttore creativo di MEÜS.

Sono una di quei pochi fortunati che hanno capito subito quale fosse la loro passione. Ho scelto l’ARTE, che poi è diventata moda, poi sono passata al tessile e sono finita a fare design creativo, non riesco a limitarmi a fare solo una cosa. Non volevo far parte del sistema moda producendo 5-6 collezioni all’anno, perché ero consapevole del mondo in cui vivevo, le stagioni non sono un concetto da seguire alla lettera, perché la Natura è cambiata e provenendo dal Paese dell’”eterna primavera”, scegliere una stagione o l’altra non aveva senso, è più una cosa tipo “entrambe le cose allo stesso tempo”.

Sofía Contreras-Paredes
Sofía Contreras-Paredes

Creare ha un significato particolare per me, perché esprimo la mia realtà. Ho sempre creduto che si debba andare al di là di una struttura rigida, di una moda che approva il potere e l’influenza, ma scegliere di proporre e non di imporre, una moda che sceglie di mandare un messaggio e di andare oltre un’estetica effimera. Mi relaziono a quella parte della moda che presenta la realtà, e non un sogno eterno e irraggiungibile. Mi hanno detto che sono un’ingenua, una sognatrice romantica, ma non credo che siamo nati solo per seguire qualcosa di precostruito, a volte è bello costruire qualcosa di cui vogliamo far parte, ed è così che è nato MEÜS".

Che significato hanno per te concetti come sostenibilità e artigianalità?

“Sostenibilità per me significa vivere e creare  in armonia con quello che ci circonda, e tutti i livelli. Non è un concetto astratto o una pratica complicata, significa eliminare le dinamiche e le decisioni in cui siamo sempre noi, egoisticamente,  al centro, e riconoscere che le nostre azioni hanno delle conseguenze, e non solo sulla nostra vita.  Le tecniche artigianali per i creativi sono l’esempio perfetto di questo concetto, perché ci fanno capire che tutto ha avuto inizio creando con le nostre mani, che gli esseri umani possono essere essi stessi creatori. “Artigianalità” oggi è sinonimo di storia, tradizione e cultura. E quando le macchine hanno preso il posto del lavoro manuale, il lavoro artigianale veniva considerato come “grezzo” e démodé. Ma ci dimentichiamo che si tratta di un processo, che implica un livello altissimo di know-how e che dice molto di più del potenziale creativo umano della maggior parte delle discipline che ci interessano oggi”.

 

La filosofia del tuo brand?

"Abbiamo due motti che ci rappresentano

1. L’innovazione viene dall’unione dei talenti. 

2. Non fare le cose se non le conosci. 

Sono due concetti che definiscono la nostra filosofia. Siamo consapevoli che non possiamo sapere tutto e non possiamo fare tutto. Una volta identificati i tuoi limiti e le capacità personali allora puoi permettesti di fare lo stesso con gli altri, e di unire idee e metodi per ottenere un risultato più significativo e complesso, tutti insieme. Ecco perché crediamo così tanto nella collaborazione

Perché questo scambio di conoscenze possa avvenire, ciascuno di noi deve sapere come comunicare con gli altri creativi, artigiani e produttori e ci si arriva imparando prima i concetti base. 

Siamo un brand che si relaziona con le menti aperte, che crede in un futuro armonico, che cerca la bellezza senza compromettere i valori, la qualità, l’estetica". 

Quando ci hai illustrato il portfolio ci hai anche spiegato la situazione nel tuo Paese, puoi riassumere le tue parole per i nostri lettori?

"Il Guatemala non è certo nota come la capitale della moda o  come hub creativo di design, ma il nome del nostro Paese appare spesso sulle etichette “MADE IN” di tante griffe commerciali di cui probabilmente possedete qualche capo. In pratica, quello del Guatemala sarebbe un nome noto per un consumatore consapevole. 

Negli ultimi 10 o forse più, oserei dire, le generazioni hanno lavorato insieme per far sì che le arti  (moda, musica, interior design, musica, architettura, cinema, arti visive) si sviluppassero nell’ambito di un contesto professionale. Per quanto riguarda la moda, siamo fortunati ad avere l’area creativa  e quella manifatturiera nello stesso Paese e stiamo cominciando a capire che per crescere professionalmente è importante mettere insieme queste due realtà. 

I colleghi stilisti e noi di MEÜS abbiamo avuto l’opportunità di arrivare a un pubblico più ampio e internazionale, e passo dopo passo stiamo creando uno spazio in cui proporre nuove idee e progetti per rafforzare l’industria della moda nazionale e costruirci un futuro nella community internazionale.

A causa dell’emergenza che stiamo vivendo, tutto è incerto, ma la battaglia che abbiamo portato avanti per una fashion industry più equa e fiorente in Guatemala non si ferma affatto, al contrario, ci stiamo impegnando più che mai; e inoltre questa situazione ci fa capire che basta premere “send”, chiamare o mandare un DM per far cambiare le cose. Adesso che il mondo si è fermato e ha rallentato, possiamo restare uniti e scambiare idee".

Ecco il link all'intero documentario:



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