Gli stilisti ai tempi del coronavirus: Roger Vivier
Il direttore creativo di Roger Vivier, Gherardo Felloni, ha condiviso con Vogue Italia alcuni pensieri privati durante il suo auto isolamento all'Isola del Giglio: come lavorare da remoto, la sua nuova routine, cosa gli manca di più della vita pre-covid e cosa potrebbe accadere dopo la crisi.
Come stai passando questi giorni di lockdown?
All’Isola del Giglio, nell’arcipelago toscano, nella mia casa, un faro dismesso costruito nel 1830 dal Granduca Ferdinando IV prima dell’Unità d’Italia. Sono circondato dalla natura, con un sacco di spazio aperto, posso ritenermi molto fortunato a essere qui in questo momento.
Che cosa ti manca di più? E qual è la prima cosa che farai appena sarà possibile?
Mi manca molto viaggiare, è una cosa che amo, ma sarà un ritorno lento immagino. Mi manca anche la mia gatta, Mina, che è rimasta a Parigi in buona compagnia.
Nuovi progetti in uscita o idee su cui stai lavorando?
Mi sto focalizzando principalmente sulla collezione Roger Vivier di Settembre. Stiamo lavorando anche a progetti in attesa della riaperture delle fabbriche.
Un libro, un disco e una serie tv che hai scoperto in questi giorni?
Io e il mio compagno stiamo ascoltando il vinile di Giuni Russo, Alghero. Abbiamo appena finito di guardare Tiger King su Netflix, una serie americana che parla di uno zoo di animali selvaggi: é surreale per noi europei immaginare che tutto questo sia possibile, guardatela! Tra i libri sto riguardando Travestiti di Lisetta Carmi, un libro di fotografia meraviglioso.
Una cosa immancabile nella nuova routine quotidiana?
Fare giardinaggio. Sto lavorando dalle 6 del mattino fino a prima di cena per piantumare il mio giardino, approfitto della primavera.
L'angolo della casa che preferisci di più?
Direi il giardino, ma dentro casa senz’altro un piccolo salotto dove davanti al caminetto spesso guardiamo serie televisive prima di dormire.
In che modo è possibile supportare la moda italiana in questo momento?
Sicuramente, per quanto riguarda noi creativi, è importante continuare a creare anche in una situazione così difficile. Credo che il nostro compito rimanga soprattutto condividere i nostri sogni con gli altri.
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