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Sex and disability: the last taboo

15 novembre, ore 19

PHOTO VOGUE FESTIVAL / BASE

Via Bergognone, 34, 20144 Milano

talk in Italiano

I protagonisti del talk si confrontano sul tema dell'amore e della sessualità nella comunità dei disabili. La testimonianza di tre personalità eccezionali, con diverse disabilità, che dalla loro peculiarità hanno tratto la spinta per affermarsi e ispirare gli altri.

Il racconto intimo e personale di tre professionisti per infrangere i luoghi comuni e i tabù sul sesso e le persone con disabilità.

Veronica Yoko Plebani, "solo attraverso la diversità possiamo scoprire la bellezza".

Anna Castagna, "ciascun corpo è diverso: fargli la guerra è inutile, bisogna solo ascoltarlo".

Max Ulivieri, "quando non c’è una relazione, ma tu fai certe cose solo perché vuoi che l’altra persona stia bene, per me questo è amore".

BIOGRAFIE

Veronica Yoko Plebani © Sara Lo Russo
Veronica Yoko Plebani © Sara Lo Russo

Veronica Yoko Plebani è nata a Gavardo (BS) il 1 marzo 1996. Fin dall’infanzia pratica danza, ginnastica artistica, atletica e snowboard in modo amatoriale. Il 27 aprile 2011 Veronica è colpita da una grave forma di meningite fulminante batterica di tipo C. In pochi ci avrebbero scommesso, ma Veronica sopravvive. I danni sono gravi, la vita di prima non esiste più, ma Veronica impara che molte cose sono difficili solo perché non si ha il coraggio di farle e che solo tra le difficoltà possono nascere le vere opportunità.

La rinascita di Veronica passa attraverso lo sport, che rende giorno dopo giorno più familiari i concetti di cambiamento, sfida, traguardo, superamento dei limiti ed instancabile allenamento. Inizia a far parte della grande famiglia che è il Kayak Canoa Club Palazzolo, si distingue fin da subito nelle gare di paracanoa, vincendo il titolo italiano, Europeo, varie tappe di Coppa del Mondo della sua categoria e ottenendo ottimi risultati anche nelle gare tra normodotati.

Dedizione, allenamento e costanza le consentono di entrare nella Nazionale Italiana di Paracanoa e in parallelo in quella di Snowboard, si qualifica così per le Paralimpiadi invernali di Sochi 2014, dove sarà la prima donna italana a gareggiare nel parasnowboard. Così anche per le Paralimpiadi di Rio 2016 dove ha ottenuto un sudato sesto posto a 69 centesimi dal podio.

La sua forza d’animo, la sua dedizione e il suo sorriso sono diventati un esempio per tanti ragazzi che si trovano ad affrontare le più dure sfide con la vita. Ora sulla strada di Veronica ci sono molti altri sogni, dopo aver già partecipato con grandi soddisfazioni a due Giochi Paralimpici, ha raccolto i fondi per rendere privo di barriere architettoniche il suo club di canoa, dove ora stanno concludendo i lavori.

Da due anni è nella nazionale paralimpica di traithlon, nonostante sia, per lei, una disciplina nuova, ha già ottenuto dei grandi risultati...bronzo Europeo assoluto, oro e argento in coppa del mondo e soprattutto è pronta per una nuova caccia alla qualificazione paralimpica!

Anna Castagna
Anna Castagna

Sono Anna Castagna e sono educatrice e consulente sessuale. E disabile. A tre anni e mezzo, mi diagnosticarono una patologia chiamata atrofia muscolare spinale livello tre. Da bambina camminavo, anche se male. Poi intorno ai 12/13 anni ebbi un calo, iniziai a camminare con dei tutori e, pian piano, smisi del tutto. Eppure, posso dire di aver vissuto un’infanzia davvero bella. Perfino l’evoluzione della mia malattia la vissi in modo poco traumatico: fu un cambiamento tra i tanti cambiamenti della pubertà. Una buona parte del merito va ai miei genitori. I miei genitori mi hanno sempre spinta a fare qualsiasi cosa, anche portandomi da professionisti che mi insegnassero ad ascoltare il mio corpo e i miei limiti, senza combatterli. E allora, quando gli altri bambini mi chiedevano cosa mi fosse successo, dicevo loro: “ti devo raccontare il mio problema”. Non “la mia malattia” o “la mia patologia”: il mio problema. Perché avevo imparato a vivere la mia situazione come qualcosa di risolvibile: la soluzione poteva portarmi di là o di qua, ma comunque sarei andata da qualche parte, Io sono stata fortunata: fin da bambina, ho imparato ad ascoltare il mio corpo e ad affrontare tutto quello che la vita mi metteva davanti. Mi rendo conto che fare questo tipo di percorso da adulto sia molto più difficile; sono però convinta che tutti possano imparare ad avere un buon rapporto con il proprio corpo e con il sesso. E quando dico tutti, intendo proprio tutti, non solo chi non può camminare o vedere o sentire: quante persone prive di problemi visibili combattono infatti i propri limiti e ignorano quello che invece potrebbero fare?

Il punto è che c’è da fare un lavoro di educazione e non è da fare solo sui disabili: è da fare sulle persone in generale. È da fare sui genitori di ragazzi disabili, così che imparino che anche loro figlio può fare una vita diversa e glielo insegnino. È da fare su chi non ha una disabilità, ma vive male il proprio corpo e le relazioni con gli altri. È da fare su tutti, affinché imparino che ciascun corpo è diverso: fargli la guerra è inutile, bisogna solo ascoltarlo. Ciascuno di noi ha delle cose cui non può arrivare fisiologicamente, cui deve quindi rinunciare. Focalizzarsi solo su quelle serve solo a ignorare tutte le altre. Io l’ho imparato. Oggi, da consulente sessuale, lo insegno anche a coloro che si rivolgono a me.

Max Ulivieri
Max Ulivieri

Maximiliano Ulivieri, nasce il 21 Marzo del 1970 a Campiglia Marittima (LI) e risiede a Bologna dal 2010. Lavora nel campo del turismo accessibile a persone con disabilità. Da questo lavoro è nato (nel 2009) il sito https://ift.tt/1tCeFzf che raccoglie reportage di strutture e viaggi accessibili a persone con disabilità. È docente e formatore in corsi per tour operator, agenzie di viaggi e guide turistiche. Si occupa inoltre di tematiche legate all’affettività e la sessualità nella disabilità. Responsabile del progetto www.lovegiver.it che vuole istituire la figura dell’assistente sessuale in Italia. Curatore e co-autore del libro “LoveAbility – L’assistenza sessuale alle persone con disabilità” edizione Erickson. Cura il magazine www.disabilitystyle.it con cui si cerca di dare una nuova immagine al mondo della disabilità. Infine scrive per “Il Fatto Quotidiano“. Personal Life & Love Coach. Scrittore. Attore.

November 15, 7pm

PHOTO VOGUE FESTIVAL / BASE

Via Bergognone, 34, 20144 Milan

talk in Italian

The speakers will explore the topics of love and sexuality in the disabled community. These are the stories of three extraordinary people with different types and degree of disability who have used their uniqueness as motivation to establish themselves and inspire others.

The talk is about the intimate and personal story of three individuals working in different fields, and it seeks to subvert clichés and taboos surrounding sexuality and people with disabilities.

Veronica Yoko Plebani: "It’s only through diversity that we can discover beauty”.

Anna Castagna: "Every body is different: engaging in a battle with it is pointless; it only needs being listened to”.

Max Ulivieri: "When there is no relationship but you do certain things only because you want the other person to feel well; this is love to me”.

BIOGRAPHIES

Veronica Yoko Plebani was born in Gavardo (BS) on March 1, 1996. As a child she started practising dance, gymnastics, track and field and snowboard at a nonprofessional level. On April 27, 2011 Veronica was diagnosed with an acute form of bacterial meningitis. Despite the little hope of survival, she did. She was left with severe damage: her previous life was no longer possible but Veronica learnt that many things are difficult only because we lack the courage to give them a go and that is only among and through difficulties that true opportunities arise. Veronica’s rebirth occurred through sport, which day after day makes such concepts as change, challenge, goal, overcoming of limits and tireless training more familiar. She became part of the great family of the Kayak Canoa Club Palazzolo and immediately distinguished herself in paracanoe, winning the Italian, European championships and various events of the World Championships in her category as well as securing excellent results in standard championships. Dedication, training and perseverance allowed her to enter the Italian National Paracanoeing Team as well as representing Italy in Parasnowboarding. She qualified for the Paralympic Winter Games in Sochi in 2014 where she was the first Italian woman to compete in parasnowboarding. She qualified also for the Paralympic Games in Rio de Janeiro in 2016 where she finished sixth missing the podium by .69th of a second. Her mental strength, dedication and smile have been taken as an example by many girls and boys facing tough challenges in life. Now on Veronica’s path are many other dreams: having already participated very successfully in two Paralympic Games, she has raised funds to make her canoeing club disabled-friendly and works are currently nearing completion. For the last two years she has been part of the Paratriathlon team and, although it is a new discipline, she has already achieved great results winning bronze at the European Championships, gold and silver at the World Cup but, most of all, she is gearing up to chase another Paralympic qualification!

My name is Anna Castagna, and I am a sexual educator and counselor. And I live with a disability. When I was 3-and-a-half years old, I was diagnosed with a condition called level 3 muscle atrophy. As a child I did walk, if poorly. But around 12/13 years old, the situation worsened; I started walking around with tutors and, bit by bit, I stopped walking completely. And yet I can say I lived a truly beautiful childhood. I even lived through the progression of my condition with very little trauma: one change among the many changes of puberty. A good part of the credit goes to my parents. They always pushed me to do anything, even taking me to professionals who could teach me to listen to my body and my limits, without fighting them. And thus, when other kids asked me what had happened to me, I simply replied “I have to tell you about my problem”. Not “my illness” or “my condition”: my problem. Because I had learned to treat my situation as something that could be solved: and the solution could take me here or there, but I would have gone somewhere anyway. I was lucky: since I was a child, I learned to listen my body and to challenge everything life put in front of me. I do admit that such a journey is much harder as an adult; I am convinced, though, that anyone can learn to have a good relationship with their body and their gender. And when I say anyone, I mean it, not just the ones who can’t walk or see or hear: how many people, apparently without any visible issue, fight their limits while ignoring what they could be doing? The point is, education is needed, and not only for those living with a disability: it is needed for people in general. It is needed for the parents of kids with a disability, so that they may learn that their child can live a different life and teach him that. It is needed for those who do not have a disability but live poorly with their body or their relationship with others. It is needed for everyone, so that they may learn that every body is different: waging war against it is useless, when listening to its signs would be enough. Everyone has something they cannot physiologically reach and that they have to give up. Focusing on those, and those alone, has the only result of ignoring everything else. I have learned this. Now, as a sexual counselor, I teach the same to anyone who comes to me.

Maximiliano Ulivieri was born on 21, March 1970 in Campiglia Marittima, in the Province of Livorno, Italy, and has been living in Bologna since 2010. He works in the disabled access holidays sector. In 2009, this led to the launch of the website https://ift.tt/1tCeFzf, which collates reports and reviews of disabled access accommodation and destinations. He is a lecturer and trainer in courses for tour operators, travel agencies and tourist guides. He deals with such topics as intimacy and sexuality and their relation with disability. He is in charge of the project www.lovegiver.it, which seeks to establish sexual assistants as a professional figure in Italy. He is the curator and co-author of the volume “LoveAbility – L’assistenza sessuale alle persone con disabilità” (English: LoveAbility – Sexual assistance to people with disabilities), published by Erickson. He curates the magazine www.disabilitystyle.it, which aims to create a different image of disability and being disabled. He also writes for Italian newspaper “Il Fatto Quotidiano“. He is a Personal Life & Love Coach, writer and actor.



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