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Carly Paoli "Un vero privilegio cantare nel Castello di Windsor per il Principe Carlo". L'intervista

Carly Paoli è un'artista internazionale che si è esibita al fianco di Andrea Bocelli, Steven Tyler (Aerosmith), David Foster, Carrie Underwood, Jennifer Hudson e Zubin Mehta. La sua voce, dolce e soave, è arrivata anche al Castello di Windsor, per un concerto speciale per il Principe Carlo d'Inghilterra. A trent'anni (classe 1989) ha un portfolio di tutto rispetto: ricordiamo che è stata la prima artista ad esibirsi agli International Women’s Media Foundation (IWMF) Awards, di Los Angeles.

Il primo album, Singing My Dreams, ha solo confermato il suo successo internazionale, mentre ora presenta Due Anime, una proposta che rende omaggio alle sue origini italiane (pugliesi) e alla sua terra natale, l'Inghilterra. Il nome dell'album è emblema della sua famiglia, della sua storia, del percorso creativo-artistico che l'ha portata fin qui.

Qui sotto l'intervista con Carly Paoli.

Come nasce la passione per il canto? E in particolare come soprano? Le bambine sognano di diventare Madonne, Lady Gaga…

Ho sempre cantato. Ho iniziato imitando i personaggi dei film Disney, non stavo mai zitta e costringevo gli altri ad ascoltarmi, come quando ho cantato a voce alta sull’autobus della mia città all’età di 4 anni. Quando stavo per scendere alla mia fermata, tutti gli altri passeggeri avevano raccolto i soldi per me. La mia prima performance con un cachet! Mia madre mi comprava tutti i film musicali, conoscevo benissimo film come “Cantando sotto la pioggia” e “West Side Story”. Ammiravo attrici come Judy Garland, Debbie Reynolds e Doris Day. A 7 anni, quando le guardavo sullo schermo, sapevo che volevo essere come loro. All’età di 9 anni, mia madre mi accompagnò ad una scuola delle arti dello spettacolo vicino casa e lì l’insegnante di canto mi notò e disse a mia madre che c’era qualcosa di speciale nella mia voce. Iniziò così a darmi lezioni private di canto e fu subito chiaro che la musica classica era il mio forte. Ho, quindi, conosciuto voci splendide come quelle di Frederica Von Stade e Cecilia Bartoli che ci trasportano con la loro musica in nuovi territori pieni di tanti colori diversi. Mi piace che con la musica classica ci sia sempre una nuova sfida da affrontare.

Anche se hai origini italiane, radici pugliesi, sei nata in Inghilterra. Come vivi la Brexit?

Sono un’ottimista, vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. L’Inghilterra è sempre stata una grande nazione e la sua storia e cultura hanno influenzato tutto il mondo. Credo che una volta che una decisione definitiva sarà presa e la confusione passata, saremo capaci di celebrare le cose buone che l’Inghilterra ha sempre rappresentato.

Ci puoi raccontare l'emozione e le sensazioni di quando hai cantato davanti al Principe Carlo d'Inghilterra?

Cantare per il Principe Carlo è stato fantastico, così come lo avevo immaginato. È stato un giorno speciale, sono arrivata al Castello di Windsor e mi hanno portato nella mia suite. Un vero privilegio vedere aree del Castello che la maggior parte delle persone non vedrà mai. Indossavo un vestito su misura di “Ralph and Russo” che ho scelto perché era perfetto per il lusso e la bellezza del luogo e per l’atmosfera magica. E’ stato meraviglioso cantare la famosa canzone spagnola “En Aranjuez con tu Amor” con uno dei miei eroi musicali, José Carreras. Lo avevo invitato come ospite a sorpresa per un duetto per fare una sorpresa al Principe. Dopo il concerto, sia il Principe Carlo che sua moglie, la Duchessa di Cornwall, ci hanno ringraziato e fatto i complimenti.

E un ricordo di Andrea Bocelli?

La mia prima esibizione con Bocelli è avvenuta nel 2015 alle Terme di Caracalla, una location stupenda. Non sarei sincera se non dicessi che ero nervosa, sono cresciuta con la voce di Bocelli e lo ascoltavo spesso durante le vacanze estive in Salento con la mia famiglia. Andrea è uno degli artisti più importanti nella storia musicale italiana, quindi volevo essere preparatissima. Però, quando l’ho conosciuto, non ho più avuto ansie. Nonostante il suo talento ed il suo successo, è un uomo umile, ha un’aurea speciale che ti fa sentire a tuo agio. Salire sullo splendido palco di Caracalla e cantare “Con Te Partirò” con un cantante così amato in Italia è stato un momento magnifico. Mi sarebbe piaciuto se mia nonna fosse stata ancora in vita per vedermi su quel palco. Da allora, ho avuto il piacere di duettare con Andrea in numerose occasioni, nei luoghi più prestigiosi, come i Fori Imperiali, Palazzo Vecchio a Firenze e The O2 Arena a Londra. Ogni volta è speciale e memorabile come la prima.

Hai un rito che fai prima di salire sul palco?

Prego. Di solito con mia madre o con le persone che sono con me in camerino.Tutti hanno dei sogni, ma non tutti riescono a trasformarli nel proprio lavoro, sarò sempre grata di esserci riuscita. Riuscire a vivere questo sogno con le persone che amo di più - mia madre e mio padre, che viaggiano sempre con me - è una gioia immensa. Credo davvero che tutti i talenti siano un dono, non sono solo nostri e ci sono stati dati per essere condivisi.

Oltre il canto, hai un'altra passione?

Danzo da quando sono piccola e amo ancora adesso qualsiasi tipo di ballo, credo sia un altro tipo di amore per la musica. Mi piace scrivere testi musicali, l’idea che delle parole scarabocchiate su un foglio diventino una canzone capace di emozionare il pubblico mi dà una grande soddisfazione. Il tempo che trascorro in Puglia con amici e famigliari è sempre speciale perché li amo, amo il Salento e soprattutto amo come mi sento quando sono lì.

Com'è il tuo stile moda?

- Classico. Non ho mai seguito le mode, mi innamoro di abiti che sono senza tempo. Potrei descrivere il mio stile come romantico. Mi piace indossare abiti con gonne lunghe in chiffon.

Lo stile aggiunge un’altra dimensione alla performance, aiuta a creare un’atmosfera magica che ti conduce in un altro luogo. Se non sentissi un suono stupito da parte del pubblico, uomini e donne, quando salgo sul palco, mi sembrerebbe di aver dimenticato di fare qualcosa di importante per la performance.



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