Skip to main content

Festa del cinema di Roma 2019: premio a Viola Davis - Vogue

Viola Davis è arrivata a Roma. “Caspita, non mi ricordo il suo nome, sarà la menopausa perché ho letto tutti i suoi libri”. La scrittrice a cui si riferisce è J.K. Rowling, i romanzi sono quelli di Harry Potter e lei ammette questa piccola défaillance candidamente. Davanti ad una sala gremita di gente, per la precisione, durante l’incontro per la consegna del premio alla carriera della Festa del cinema di Roma. Ma è fatta così: una grande donna che ha anche un talento enorme e già premiato con Oscar, Tony ed Emmy, tra gli altri riconoscimenti. Prima di vederla tornare in tv per il grande addio a Le regole del delitto perfetto (dal 27 novembre alle 21.50 su Fox per la sesta ed ultima stagione), eccola raggiante durante la tappa nella Città Eterna, sempre mano nella mano con il marito Julius Tennon. Questa splendida 54enne è anche regina di stile e quando sfila sul red carpet in un mozzafiato abito bianco di Michael Kors gli occhi di tutti sono fissi su di lei.

Viola Davis sul red carpet della Festa del cinema di Roma

Viola Davis Red Carpet - 14th Rome Film Fest 2019

Viola Davis sul red carpet della Festa del cinema di Roma
Ernesto S. Ruscio

Lei sembra sempre una splendida guerriera. Lo era fin da bambina, visto che a due anni è finita dietro le sbarre assieme a sua madre, arrestata durante una protesta?
A sentire lei non siamo state propriamente arrestate, ci hanno solo portate via e messe in una minuscola cella. Ma mi è bastato fin da piccola per capire il valore della lotta per la difesa dei diritti di tutti.

Com’è finita, invece, a fare l’attrice?
Non ero il tipo da lavoro d’ufficio, sarei arrivata sempre in ritardo e mi avrebbero licenziata su due piedi. Così ho pensato che potevo diventa un’artista pigra, salvo poi scoprire la fatica di combattere sempre per trovare la mia voce, un po’ come fa Annalise Keating nella serie "Le regole del delitto perfetto".

È stata la grinta a farle vincere l’Oscar per "Barriere" nel 2017?
Agli attori si chiede sempre di essere sottili e di andarci piano. In quel caso non potevo proprio perché esistono momenti della vita in cui la posta in gioco è alta e devi combattere con tutte le tue forze.

Mi faccia un esempio.
Quando papà è morto, l’infermiera della casa di cura lo ha comunicato a mamma dicendole quanto fosse dispiaciuta. Ecco, in quel momento, il suo urlo e il mio non sono stati affatto sottili. Immagina di essere nel deserto per cinque mesi e di arrivare finalmente a trovare un bicchiere d’acqua. Come reagiresti se qualcuno te la sfilasse di mano? Spero di aver reso l’idea.

Viola Davis in Michael Kors

Festa del Cinema di Roma 2019 - Red Carpet Viola Davis

Viola Davis in Michael Kors
Luca Dammicco

Qual era il suo sogno a Hollywood?
Volevo tutto e lo voglio ancora. Desideravo le stesse cose della mia compagna di classe alla Julliard, Michelle O’Neill, solo che lei era bionda e con gli occhi celesti e io per gran parte della carriera mi sono accontentata dei soli ruoli disponibili per un’attrice di colore.

Il movimento #Metoo ha cambiato le cose?
Pensiamo che basti aggiungere qualche membro di colore all’Academy per risolvere la questione, ma serve partire dalla base e raccontare storie inclusive e non fermarsi a Hollywood. Guardati intorno: a parte l’NFL e l’NBA il mondo è tutto bianco. In tv a parte me, Kerry Washington (Scandal) e Taraji P. Henson (Empire), quante donne di colore hanno una loro serie tv? Viviamo in una società dominata da maschi bianchi, ma le cose devono cambiare. Lo ripeto spesso a mia figlia, anche se ha solo nove anni.

Lei che ha partecipato a Suicide Squad è d’accordo con Martin Scorsese? I cinecomic sono davvero parchi a tema o possiamo considerarli cinema a tutti gli effetti?
Sono cresciuta guardando Wonder Woman in tv e speravo di vederne presto una di colore, ma, lo ripeto, io voglio tutto, inclusi i ruoli action. Ho visto tutti i film di Scorsese e mi piacciono tanto, ma adoro anche un buon cinecomic e ha ragione Einstein quando dice che l’immaginazione vale più dell’intelligenza. Se io non avessi avuto fantasia sarei ancora la piccola Viola del Rhode Island che non si filava nessuno.

Cos’è l’arte?
Il parco giochi che Dio ha creato e nessuno può decidere chi deve esserci e chi no, c’è spazio per tutti.

Viola Davis premiata da Pierfrancesco Favino

Viola Davis Masterclass - 14th Rome Film Fest 2019

Viola Davis premiata da Pierfrancesco Favino
Vittorio Zunino Celotto

Leggete anche la nostra intervista a Fanny Ardant, un'altra delle protagoniste di questa edizione della Festa del cinema di Roma



from Articles https://ift.tt/2WkGSiZ

Comments