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Amina Muaddi, Rihanna e la collezione per Fenty

Le collaborazioni di talento per Fenty: Amina Muaddi 

14 mesi fa, Robyn Rihanna Fenty ha lanciato la sua maison di moda omonima in collaborazione con LVMH e, da allora, ha rapidamente stabilito una sorta di spirito collettivo. Ben lungi dall’essere la One-Woman Show, come ci si sarebbe aspettato da un’artista nove volte vincitrice di Grammy, Rihanna è l’AD è la responsabile creativa di Fenty, ma al suo fianco troviamo il vicedirettore creativo Jahleel Weaver, che Rihanna descrive come il suo “braccio destro”.

Nel flusso costante di menti creative che condividono la scena, troviamo inoltre l’ex alunna di Fashion East, A Sai Ta di Asai, che ha collaborato con Fenty a dicembre a una collezione composta da 24 capi; Marco Panconesi, che è stato scelto come consulente di gioielli, e Kwame Brathwaite – figura di spicco del movimento newyorkese degli anni ’50 e ’60, ‘Black is beautiful’ – le cui fotografie sono state pubblicate accanto le immagini ufficiali della collezione di debutto. 
Adesso, si unisce al gruppo la designer di scarpe Amina Muaddi.

Invece di mostrare le collezioni stagionali due volte l’anno, Fenty preferisce lanciare le capsule collections, spesso con pochissimo preavviso – non molto diverso dal suo ottavo album Anti (anticipato su Twitter nel 2016, la stessa settimana in cui è uscito) o la sua autobiografia illustrata Rihanna: Fenty x Phaidon, precipitata sui nostri tavolini lo scorso ottobre.

Un'immagine della campagna Fenty con le scarpe create da Amina Muaddi.
Un'immagine della campagna Fenty con le scarpe create da Amina Muaddi.
Courtesy Fenty

Coinvolgere la Muaddi per progettare la capsule di scarpe è un qualcosa che Weaver ha descritto come “una decisione naturale”. Oltre al fatto che Rihanna indossa regolarmente Scarpe Muaddi, Weaver afferma: “Amina, oltre all’ovvio talento, ha una fantastica estetica e prospettiva, e incarna alla perfezione i valori del brand Fenty. Come Rihanna, è una donna moderna che crea per le donne moderne.”

Le scarpe della Muaddi sono le preferite di Kim Kardashian, Kylie Jenner, Hailey Bieber e Gigi Hadid – immediatamente riconoscibili per i tacchi ampi e geometrici – sono probabilmente le calzature più seguite su Instagram. In occasione del debutto Fenty avvenuto il 15 luglio, Muaddi scambia quattro chiacchiere con Vogue per parlare di com’è lavorare con Rihanna e Weaver e per fornirci un’anteprima della collezione.

Rihanna indossa da sempre le tue creazioni e adesso sei parte della comunità creativa di Fenty. Come si è evoluto il vostro rapporto?

“In maniera molto naturale. Ovviamente adoro Rihanna, sia per la sua musica che per il suo talento, ma anche per il suo stile iconico. La ammiro molto. Quando ha lanciato Fenty, ero così felice di vedere la collezione e mi ha mandato un sacco di capi. Ri ha sempre indossato le mie scarpe e io vesto Fenty. Ci sostenevamo a vicenda; abbiamo una stima reciproca nei confronti del lavoro dell’altra. Quando il vicedirettore creativo di Fenty Jahleel mi ha chiesto di diventare parte del loro progetto ho risposto di sì, ovvio.”

Uno sketch dei sandali di Amina Muaddi per Fenty
Uno sketch dei sandali di Amina Muaddi per Fenty
Courtesy Fenty

Raccontaci le differenze tra lavorare per Fenty e collaborare  con il couturier francese Alexandre Vauthier per il tuo brand?

“Ogni casa di moda ha codici differenti. Sono abituata a lavorare su collezioni grandi – in genere almeno 100 paia a stagione sia per il mio brand che per Alexandre Vauthier. Per Fenty ho dovuto realizzare solo quattro stili. Mi sono sentita sotto pressione perché penso richiameranno parecchia attenzione.

“Ho inoltre dovuto tenere in considerazione le strategie di vendita e marketing di Fenty. Poiché si tratta di prodotti con formula ‘see now - buy now’ venduti direttamente ai consumatori esclusivamente tramite la loro piattaforma e-commerce, non potevo mostrarle ai buyer per ricevere dei riscontri come faccio solitamente. Il processo consiste nel vedere il campionario, convalidarlo col team, assicurarsi che tutto sia in ordine e passare direttamente alla produzione, e questo mi spaventava un po’. Però sono stata libera di esprimermi come volevo e ciò mi ha reso felice.”

Il tacco sottile e affusolato realizzato per Fenty denota un netto distacco dai tuoi indimenticabili design geometrici.

“Sì, volevo realizzare qualcosa di completamente diverso – quattro stili che sentivo sarebbero stati facili da indossare e che riflettessero appieno il DNA Fenty, ma volevo che fossero inoltre forti e unici. Mantengo sempre l’estetica femminile che caratterizza il mio lavoro. Per Fenty volevo realizzare qualcosa dal feeling industriale, che ricordasse colonne e palazzi. Jahleel aveva, inoltre, moltissimi richiami. Si tratta di una capsule estiva, quindi sapevo che non avrei realizzato stivali.”

Cosa c’era sul tuo mood board?

“Io e Jahleel eravamo a Londra a ottobre 2019 nello stesso periodo, così siamo andati al Frieze Art Fair insieme. Entrambi abbiamo amato questi giganteschi dipinti di Ruby Sterling, che abbiamo aggiunto alla collezione insieme ad altre opere e a richiami cromatici, fotografie, e a un arazzo ad opera dell’artista tessile Diedrick Brackens di cui Jahleel si era innamorato.”

Sandali Amina Muaddi per Fenty
Sandali Amina Muaddi per Fenty
Courtesy Fenty

Ci sono stati momenti particolarmente memorabili durante la realizzazione di questa collezione?

“Con Jahleel ce ne sono diversi, ma devo censurarli perché siamo legati da una profonda amicizia e scherziamo tutto il tempo. Rihanna è così amichevole e aperta alle idee – è ciò che mi ha colpito maggiormente di lei. È sempre disponibile a sperimentare cose nuove e non ha paura di prendersi dei rischi. Ri prova i prodotti e li testa su sé stessa – è fantastico vedere che si preoccupa di come ci si sente nell’indossarli.”

“Una cosa che ci ha fatto ridere molto è stata quella di provare a convincere Rihanna a realizzare i sandali infradito in verde, così ho preso lo schizzo e iniziato a colorarlo. Rihanna ha esclamato: ‘Wow, è davvero sicura di sé nel disegnare questa cazzo di scarpa!’ Era un’atmosfera davvero divertente.”



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