Istituto Marangoni ha scelto, per la nuova campagna di comunicazione, di coinvolgere ex-alunni eccellenti. Attraverso il racconto e le esperienze di alcuni prestigiosi Alumnii, infatti, la scuola vuole ispirare e incoraggiare i giovani talenti che sognano un futuro di successo nel mondo della moda e del design. Nell'idea di un “passaggio di testimone tra diverse generazioni”, il claim della campagna è “You could be the next me” .
Paula Cademartori (Founder & Creative Director of Paula Cademartori), Alessandro Caccamo (Senior Designer Haute Couture for Valentino), Dasha Yanina (Head of Projects and Events for Yanina Couture), Giulio Masciocchi (Designer of G Disegni & member of Prisma project), Jun Zhou (Designer & Co-Founder of Pronounce), Francesca Salmeri (Store Design project Manager for Pomellato), Pauline Ducruet (Founder and Creative Director of Alter) sono i protagonisti della campagna: sono stati scelti tra una community di oltre 40.000 professionisti in tutto il mondo che condividono i valori e il savoir faire acquisiti studiando all’Istituto Marangoni.
Gli studenti delle scuole di moda immaginano il futuro
Polimoda
GAIA VERONICA FOSSATI
Il lavoro del 1997 dell’artista statunitense John Baldessari “Goya Series” – fotografie di oggetti comuni affiancate da una parola apparentemente insignificante – ha ispirato Gaia Veronica Fossati, che ha usato lo stesso metodo per esprimere le sue emozioni. Ha infatti associato l’espressione “non abbiamo tempo” all’immagine di un mazzo di tulipani per manifestare l’odierno contrasto emotivo attraverso il binomio parola-immagine.
Polimoda
KANON HAYATA
Un upcycling artistico in cui gli scarti assumono un nuovo scopo. Kanon Hayata interpreta il futuro attraverso un rifiuto particolarmente inquinante, gli scontrini, che ripiega in modo apparentemente casuale per far comparire la scritta “ready-made”, preconfezionato. Così denuncia la quantità di imballaggi superflui che, letteralmente, ci travolge. L’unica soluzione: utilizzarli in modo nuovo.
Accademia Costume & Moda
DARIA LATINI
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Si apre così il progetto intitolato “Ab umbra lumen”, con il quale Daria Latini individua la luce che, seppur flebile, è sempre presente. La moda del futuro, carica di speranza, è ricomposta con un collage di foto e disegni che mescolano sensorialità ed emotività: come lo studiato drappeggio e l’eruzione di un vulcano. Il viaggio, oggi travagliato, ci consentirà domani di riveder le stelle.
Accademia Costume & Moda
LORENA TIBERI MANI
Nel futuro i capi saranno un mezzo di espressione e condivisione di valori. Secondo Lorena Tiberi Mani “Il respiro, come libertà e vita” (concetto ripreso sugli abiti) è uno di questi, e con il suo progetto “Torniamo a respirarci” esorta a rivedere le nostre priorità. Consci delle esperienze di oggi, saremo in grado di capire cosa potrà dirsi essenziale, e ciò che indosseremo sarà uno strumento per rappresentarlo e ricordarlo.
Accademia Costume & Moda
MARIA ENRICA AFFINITA
Cosa saremo, una volta liberi di uscire di nuovo? Secondo Maria Enrica Affinita saremo tutto ciò che ci ha circondato per giorni, ciò che abbiamo guardato e che, inevitabilmente, abbiamo assorbito in qualche modo. “Home Won’t Stop My Creativity” è una capsule collection carica di tutto questo, nella quale gli abiti sono fatti dei tessuti della casa, del divano, delle tende, costruiti in un patchwork.
Accademia Costume & Moda
MARIO CELENTANO
L’artista futurista Thayaht, che negli anni 20 inventò la tuta con l’idea di creare un capo scevro da qualsiasi accezione sociale per un popolo distrutto dalla guerra, è l’ispirazione del progetto di Mario Celentano. La sua tuta è pensata per un popolo che, contrariamente a quello del dopoguerra, ha tutto, ma che vede sfuggire la certezza della vita. Un indumento che esprime la sovversione degli attuali dogmi della moda.
IED
ALESSIA SASSO
Buste di plastica avvolgono una figura di donna, impedendole qualsiasi movimento, ammutolendola. Tutto quello che può fare è piangere fissando chi la osserva, esprimendo, attraverso i grandi occhi, il messaggio che incombe su di lei a caratteri cubitali. La donna di Alessia Sasso si trova nella condizione quotidiana e abituale degli animali sul nostro pianeta, e che adesso riguarda anche noi: Change Is Now.
IED
CRISTIAN ROCCO RIZZO
Cosa succederebbe se gli uomini decidessero di riavvicinarsi alla natura, prendendone in prestito alcune caratteristiche morfologiche? Si parlerebbe di una biomorfosi umanizzata, secondo Cristian Rocco Rizzo: una modifica della “struttura” dell’uomo grazie a una mutua simbiosi con ciò che rappresenta la natura. Un rapporto di reciproco vantaggio, quindi, fatto di scambi continui e di supporto biunivoco, per il benessere di entrambi.
IED
DAVIDE POLONI
Nel futuro disegnato da Davide Poloni la materia e il corpo diventano una cosa sola, si fondono affinché la materia diventi il corpo stesso, scivoli su di esso e ne assuma l’aspetto. Una silhouette stilizzata di donna è ciò che compare su una carta grezza, su cui le pennellate la imprimono come un’ombra luminosa che pare un ossimoro. Delle micro borchie si intersecano con il suo viso celato, come un’aureola in cerca del suo capo.
IED
BEATRICE BERGADANO
La “teoria dell’alga” afferma che se si inserisse un’alga tropicale in un ecosistema totalmente differente, le conseguenze potrebbero essere la sua espansione a discapito degli altri o la sua omologazione. Beatrice Bergadano ritiene che la moda rappresenti questa teoria: ciclicamente, attinge dal passato per attualizzarsi nel futuro. La sua proposta è quindi una collezione in cui “il futuro è il passato”.
Marangoni
CHIARA LIMONTA
Una figura in stile vagamente fumettistico, senza volto, indossa un’evidente mascherina, e porta con sé un messaggio potente: support your local heroes. In questi momenti di fragilità, veniamo aiutati da “eroi locali”, che agiscono senza sosta per tamponare le difficoltà ed evitare che la nostra vita quotidiana venga travolta, come spesso accade a loro. Chiara Limonta plaude a coloro che ci guidano verso il futuro.
Marangoni
DAVIDE PANZERI
La forza che l’uomo è capace di esercitare sulla natura lo illude, facendogli credere di poterla dominare. La condizione nella quale si trova in realtà è di grande impotenza. L’uomo che Davide Panzeri ha disegnato pensa di poter raccogliere l’aria per portarla con sé, quasi come in un mito greco. Il suo completo in tartan e gabardine presenta dei tagli dove sono poste delle grandi tasche gonfiabili.
Marangoni
YLENIA ANNA CALIRI
Le condizioni del nostro pianeta dettano l’esigenza di protezione. Questa protezione però deve essere reciproca e tradursi in una moda rispettosa dell’ambiente. Una duplicità che ha ispirato il progetto di Ylenia Anna Caliri, che ha disegnato una proposta in cui tutto è ecologico: un corpetto fatto di un tessuto in biofibra, ottenuto da un’alga, e una gonna plissé realizzata con ventagli e fogli di giornale, come la tomaia delle scarpe.
Marangoni
TAMARA BAKAJ
Il futuro altamente tecnologico, ma dall’estetica quasi tribale, ci vedrà impegnati nella lotta per i nostri sogni. Secondo Tamara Bakaj siamo infatti dei “sognatori combattenti”, che affrontano nel quotidiano sfide sempre più difficili. Come una grande tribù, lottiamo tutti uniti, e la forza dei nostri nemici ci impone di comprendere la potenza del supporto reciproco. Come sarà il mondo tra cent’anni? Dipende da noi, adesso.
Tra gli ultimi progetti di Istituto Marangoni, Enhancing the future .
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