Sera Studio primavera estate 2022
La designer turca Sera Oltan ha fondato a Parigi il brand Sera Studio e con la collezione primavera estate 2022, chiamata edition 1, comincia un’esplorazione delle sue radici. Questa prima stagione è infatti dedicata alla lavorazione oya, un tipo di ricamo all’uncinetto realizzato dalle donne turche per secoli, come decoro per delle tradizionali sciarpe stampate. Molto spesso questi indumenti hanno rappresentato uno strumento di espressione, in quanto le fantasie scelte dalle ricamatrici erano un modo per comunicare o per raccontare storie, soprattutto quando, per questioni sociali e religiose, non avevano il diritto di farlo tramite la parola. Dopo aver raccolto numerosissimi esemplari di queste sciarpe, Oltan si è fatta ispirare, decidendo, non solo di replicare i ricami nella collezione, ma anche di ricreare i motivi decorativi attraverso la collaborazione con la pittrice Ana Karkar, le cui opere a olio si sono trasformate in una serie di stampe per gli abiti di Sera Studio. Tutto questo è stato poi reinterpretato attraverso un approccio alla moda tipicamente francese, legato anche alle tecniche couture che la designer ha appreso grazie alle sue esperienze in Francia.
Gli abiti della collezione primavera estate 2022 di Sera Studio sono stratificati, contrapponendo una base monocolore neutra a una stampa brillante con un delicato drappeggio centrale che rievoca un nodo. I pantaloni sartoriali sono ampi e poi stretti alla caviglia, e sono abbinati a blazer senza bottoni dal taglio over, ma anche proposti con un cinturino in vita che crea un pannello drappeggiato. Gli abiti sono anche pensati in un leggero popeline con sottili spalline, così come i completi camicia-gonna a portafoglio, per un risultato molto minimale e sofisticato. Le stampe multicolore di Karkar diventano poi il decoro per vestiti che ricordano delle maxi sciarpe ,con tanto di bordi crochet, in linea con il concept iniziale della collezione, ma anche per top che sembrano quindi dei foulard annodati al collo. L'intento della designer, con questa prima stagione, è di iniziare un racconto che, di volta in volta, le consenta di reinterpretare alcune delle tradizioni del suo Paese e della sua città natale, Trebisonda, tramandate per secoli e fortemente rappresentative della sua estetica.
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