Il punto di vista di Casa Vogue. Piano cottura Ordine, Fabita
L’ordine in cucina è essenziale e non bisogna essere degli chef stellati per saperlo e per capirne le ragioni. Sarà creativo e suggestivo, ma, senza riandare alle televisive cucine da incubo, il caos tra i fornelli non porta mai a niente di buono, ancor meno se, come spesso accade, gli spazi sono quel che sono e sapersi arrangiare è una necessità prima che una virtù. Così, l’idea di chiamare Ordine questo assemblaggio mobile di elementi di cottura va al cuore del problema: evitare adunate sediziose di pentole e padelle e restringere quanto più razionalmente il campo d’azione. Eliminato dunque tutto il superfluo, rimangono giusto due fuochi, anzi meglio, piastre a induzione circolari che lasciano libero il piano cucina: alla bisogna se ne usa una o entrambe e poi tornano al loro posto. Muovendole liberamente si possono posizionare in contemporanea anche pentole di grandi dimensioni, senza che si impiccino fra loro. Insomma, ci si può cucinare sul serio, non solo scaldare la moka da uno che un po' di tristezza alla fine rischia di farla. Progettato da Adriano Design per la anconetana Fabita (sempre terra di grandi cucine le Marche) Ordine è disponibile in diversi colori, in versione appesa a parete oppure da appoggio con supporto di legno di frassino o legno di noce. Nove i livelli di potenza e comandi modernamente touch. Disponibile anche in versione Mono. Meno di così. Ogni piastra misura 257 mm.
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