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Come funziona il laser “anti brufoli” che cancella l'acne

Prima di parlare di un trattamento acne è bene fare luce su quali sono le numeriche e le caratteristiche. Negli Stati Uniti l’acne è l'alterazione della pelle più comune, nel mondo è l’ottava più diffusa e colpisce oltre quaranta milioni di persone, senza distinzioni di sesso e età. Celebrities come Belle Thorne, Kendall Jenner, le nostre Matilda De Angelis e Aurora Ramazzotti hanno dichiarato la loro skin positive mostrandosi nature e bellissime. 

Detto questo non per tutti è facile vivere con - appunto - positività l'acne. I brufoli molto evidenti, che si manifestano  sul viso e, in casi più rari, sulla schiena o sul petto, può infatti procurare disagio fisico come psichico. Senza dimenticare che lo stress incide negativamente sul problema e l’ultimo periodo, tra pandemie e limitazioni varie, non è stato di sicuro facile sotto questo aspetto.

“Certo, l’acne si può trattare, ma spesso viene trascurata e non affrontata con le giuste misure, che sono lunghe e impegnative. Si prescrivono farmaci topici o per via orale, come l’acido retinoico, il gel al benzoilperossido o l’isotretinoina, che prevedono dieci-dodici mesi di terapia sotto costante controllo medico e obbligo di esami del sangue ogni mese”, dice Domenico Carella, dermatologo ed esperto di laserterapia a Palermo.

“Adesso si può segnalare una grande novità: un laser Made in Italy, basato su una tecnologia americana autorizzata da quattordici brevetti che ‘disattiva’ in modo mirato l’attività delle ghiandole sebacee, da cui ha origine la produzione eccessiva di sebo e, di conseguenza, l’acne”.

Un sistema di intelligenza artificiale ipersofisticata che sfrutta una lunghezza d’onda di millesettecentoventisei nanometri mai usata prima, ed è selettiva per la formazione di sebo. “Si produce un calore che arriva fino a quaranta-quarantacinque gradi nello strato sottocutaneo ed è controllato con una camera termica a infrarossi in modo che la pelle sia tutelata in ogni momento”, spiega il dermatologo che è stato il primo professionista a usare il device in Italia. 

“Nessun timore, però, si esegue prima un’anestesia locale e, come ulteriore precauzione per evitare alcun fastidio, suggerisco ai pazienti di applicare una crema anestetica un’ora prima”. Il laser si passa sulla parte “colpita” per circa mezz’ora, a seconda, naturalmente, della dimensione della zona. “Si consigliano quattro-cinque sedute, una al mese: i primi due giorni si manifesta un po’ di rossore, ma dopo scompare e ci si può esporre anche al sole senza problemi”, continua l’esperto. 

“Il trattamento si esegue su acne in fase attiva e di media entità, non funziona, invece, sulle cicatrici o su forme molto accentuate: naturalmente è il medico che decide durante la visita l’indicazione all’apparecchio”. 

Il range dei pazienti è molto vario: si va dagli adolescenti, che sono quelli più facilmente colpiti dal problema, ai quarantenni e over. “Sono tante le richieste per contrastare l’acne tardiva, cioè in età matura”, continua Carella. “La situazione migliora, anche se è più complessa da trattare perché in questi casi le ghiandole sebacee sono ipertrofiche da anni ed è più difficile inibirle”. 

In generale, comunque, a prescindere dall’età, il problema si riduce del 90 per cento: a volte può guarire in modo definitivo, oppure, dipendendo da cause ormonali, può ripresentarsi dopo un paio di anni. Insomma, niente farmaci ma un laser sicuro, adatto a tutti i tipi di pelli, per ogni età e in stagione: ottime notizie per dire bye-bye ai brufoli.



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