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Di Faraglioni e ville sul mare: Capri secondo Karl Lagerfeld

Karl Lagerfeld: Capri come inesauribile fonte d'ispirazione

La stessa pietra bianca di cui sono fatte le Dolomiti compone le scogliere che sostengono Capri al di sopra del mare, una sorta di Atlantide al contrario che da regno sottomarino spunta in superficie, nel limbo di acqua e cielo del Golfo di Napoli. Custode delle reliquie di una dolce vita in declino, Capri è sospesa nel tempo, e gli anni che passano appaiono sbiaditi come per effetto del miraggio della Fata Morgana.

High Angle View Of Rocks In Sea

Getty Images
Chanel Collezione Primavera-Estate 2019
Chanel Collezione Primavera-Estate 2019
Gorunway

Nelle sue piazze, una tazza di espresso rimpiazza un bicchiere di vino per un Jean-Paul Sartre in vacanza, e il lungomare diventa come boulevard Saint Germain, crocevia di culture dove al salotto letterario subentra il dominio dell'ozio. Mona Bismark, la socialite musa di Cecil Beaton, spegne le luci del suo attico newyorchese in favore dei lampioni soffusi che ne illuminano il guardaroba Chanel fra le calli del centro storico. Di tutti gli ospiti capresi, sventolati alla maniera partenopea con orgoglio e barocchismi, uno resta in disparte con il consueto riserbo, tiene per sé il suo amore e lo conserva in polaroid da taschino che tiene sul cuore come il ritratto di un amante. 

Per Karl Lagerfeld, il matronale sfolgorio del centro non è così appetibile come gli anfratti reconditi delle scogliere, lo zenit zaffiro delle viste panoramiche è meno magnetico di un incavo roccioso dove un tempo, un uomo, componeva poesie. Giunto sull'isola nel 1997, Lagerfeld trova in Capri il contrappunto geografico di quella Parigi che, unica, riusciva a commuoverlo, ampliando la mappatura della sua ispirazione e portandola sino alla città che Aristofane tratteggia nella commedia Le Nuvole - Capri è come Apragopolis, patria del ‘dolce far niente’. Un routinario sorso di Coca-Cola che preferiva all'alcol, e il pellegrinaggio di Kaiser Karl arriva a Villa Malaparte, il maniero rosso mattone dove il razionalismo architettonico italiano sfiora le evocazioni visive del neorealismo di Roberto Rossellini. 

Villa Malaparte

Villa Malaparte in Capri, Italy

Villa Malaparte
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Kurt Erich Suckert, in arte Curzio Malaparte, la commissiona come dimora che sia proiezione del suo essere, una “casa come me”, come lui stesso la definisce, lasciata ora in eredità agli scenari capresi ma vietando l'accesso al turismo da Grand Hotel. Qui, Lagerfeld scopre il suo sentimento per Capri alla maniera degli artisti e degli avventurieri: la infonde di romanticismo e di aspettative, la interpreta a suo modo e ne traduce il linguaggio in un album di fotografie. Tattili nella loro superficie seppiata, gli scatti di Lagerfeld hanno il sentimentalismo delle macchinette istantanee, quelle che a poco a poco svelano un'immagine, rendendone solo l'illusione e sbiadendone i colori. Fotografando Villa Malaparte, Lagerfeld lascia una percezione del suo modo di vedere Capri: di bella natura e tanto sole, è tramutata in una nicchia d'arte dalla mano dell'uomo, che ne dipinge il tufo e ne addomestica i bouganvillea, creando una tana per le ninfe che, se ben si guarda, ancora si possono vedere.

Natural Arch

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Chanel Collezione Primavera-Estate 2019
Chanel Collezione Primavera-Estate 2019
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Il rapporto di Lagerfeld con Capri emula inoltre quello fra Mademoiselle Coco e Biarritz. Durante un suo soggiorno nel 1919 in costa basca, Gabrielle conia quello stile che è chiamato ‘croisière’ - le suggestioni del lusso estivo meritano per lei un guardaroba adeguato, che crea per prima, di cui oggi rimane lo strascico di collezioni fuori stagione come la scia bianca sull'acqua al passaggio di un Riva. Come Coco costituisce l'aplomb marinière in quel di Francia, così Lagerfeld lo trapianta a Capri per un tocco di fresca innovazione, per una virata verso la moda da terzo millennio dove le stelle di Hollywood illuminano le notti sul Mediterraneo. Un patrimonio dal profumo di salsedine lasciato ora in eredità a Virginie Viard, che infonde di questo aroma le collezioni cruise della maison Chanel, perpetrando la passione per il territorio caprese. Attraverso la collezione Resort 2021, presentata in un fashion film a causa della pandemia, Capri si diffonde su creazioni dall'estetica mediterranea, con i colori del tramonto sul Golfo che tingono gli accessori e l'intersezione di bianco e blu che rende il tessuto una maiolica d'alta moda.

Chanel Resort 2021
Chanel Resort 2021
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Affascinato dalle Rita Hayworth e Ingrid Bergman, dalle Audrey Hepburn e Greta Garbo sorseggianti granite al limone, Lagerfeld sceglie Capri come caput mundi della moda da riviera, come città dei pantaloni alla caviglia, del blu cobalto e del bianco lapideo, ne sovverte il riposo per animarla di fantasie di tweed e pelle matelassé.

Chanel Collezione Resort 2019
Chanel Collezione Resort 2019
Gorunway
Chanel Collezione Resort 2019
Chanel Collezione Resort 2019
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Imbevuta di estati eterne, la Capri di Karl Lagerfeld rimane un segreto come la più sublime delle intese, è quel platonico cercarsi senza toccare, quell'ammirazione silente espressa in mille bozzetti poi buttati nel cestino, quel rincorrersi senza mai prendersi che è prerogativa dei veri amori.

Capri

Capri View

Capri
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