Gerani: 6 curiosità e consigli per coltivarli
Pollici verdi improvvisati o già esperti, dopo aver parlato di peonie e orchidee, non trascuriamo li amatissimi gerani, grazie anche a una campagna di Pelargonium for Europe, l'associazione dei coltivatori che mette a disposizione di tutti i consigli degli esperti per far crescere e curare nel modo giusto questi fiori.
I gerani sono estremamente facili da gestire e non necessitano di troppe attenzioni; fondamentali sono la posizione adatta, acqua e nutrimento a sufficienza e una fioriera della grandezza adeguata. Ecco una piccola guida in 6 punti per avere balconi e giardini fioriti.
1. Tempi
Una volta salite le temperature e superata l’escursione termica invernale, si ottiene il clima perfetto per posizionare i gerani all’esterno. In generale, è consigliabile aspettare i mesi di aprile o maggio, regolandosi a seconda della temperatura.
2. Posizione
I gerani sono originari del Sudafrica, per questo prediligono i luoghi caldi e a pieno sole, o almeno con un’ombra parziale. Anche il sole estivo di mezzogiorno, infatti, non è un problema per loro: più ore di sole ricevono, più fiori producono. Le varietà di gerani zonali doppi o semidoppi hanno bisogno solo di un po’ di umidità, quindi sono perfetti per i balconi protetti da una tettoia antipioggia. Le varietà a fiore singolo, invece, non hanno problemi con la pioggia.
3. Contenitori
I gerani crescono meglio se hanno molto spazio a disposizione. Se vengono piantati troppo vicini ad altri fiori, o se il vaso è troppo piccolo, non riusciranno a raggiungere la piena fioritura. È quindi bene usare contenitori con una profondità minima di 18 cm, distanziando le piante di almeno 20 cm l’una dall’altra.
4. Innaffiatura
Con l’innalzarsi delle temperature e lo sviluppo della fioritura dei gerani, aumenta anche il loro fabbisogno idrico. Questi fiori, infatti, apprezzano molto la prolungata esposizione al sole, a patto che vengano annaffiati regolarmente e a sufficienza. È importante evitare che si secchino a lungo, ma è bene anche non creare ristagni d’acqua, che deve sempre drenare correttamente per non far marcire le radici. È meglio annaffiare le piante lentamente e con piccole quantità di acqua, mentre nei giorni molto caldi si possono annaffiare anche al mattino e alla sera.
5. Concimazione
I gerani hanno delle esigenze nutrizionali piuttosto precise. È bene utilizzare una miscela per vasi con fertilizzanti a rilascio lento, per garantire il corretto apporto nutritivo alle piante fin dall’inizio. In estate, il terreno nei vasi avrà una temperatura più alta: per evitare che il fertilizzante a rilascio lento si esaurisca in fretta, è bene scegliere un prodotto con una durata di circa 9 mesi. In alternativa, è possibile aggiungere un fertilizzante standard all’annaffiatoio, circa una volta a settimana. Da settembre in poi, l’uso di fertilizzanti può essere diminuito, o perfino interrotto durante il periodo invernale. Come capire quando la pianta ha una carenza di sostanze nutritive? Quando le foglie diventano giallastre e la fioritura inizia a diminuire.
Foto courtesy “Pelargonium for Europe”
6. Cura
È bene rimuovere regolarmente i fiori e le foglie ingiallite. In questo modo, i gerani verranno stimolati a produrre nuovi fiori piuttosto che a formare semi. Ecco come eseguire questa operazione correttamente: tenere la base del gambo tra il pollice, l’indice e il medio e reciderlo con un solo movimento. Alcune varietà di gerani, dette “autopulenti”, lasciano cadere da soli i propri fiori e generalmente producono subito nuovi boccioli.
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