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Tutto su Story Wear, la griffe di denim sostenibile di Taiwan

Quando, nel 2014, Kuan Chen è tornata a Taipei dopo la laurea alla University for the Creative Arts in Regno Unito la sua missione era chiara. Per prima cosa, voleva sensibilizzare i consumatori taiwanesi sulla questione della sostenibilità, poi pensare a un modo per risolvere il problema delle grandi quantità di indumenti buttati via

I numeri sono davvero preoccupanti: si stima che ogni anno a Taiwan vengano buttate via 70.000 tonnellate di indumenti, l’equivalente di 483 capi al minuto

La soluzione della designer, 35 anni, è il suo brand a impatto zeroStory Wear che nasce dal blog di approfondimento di Chen, che esaminava il problema dello spreco di indumenti nella fashion industry e dava consigli pratici ai consumatori, da dove acquistare capi in cotone bio ai brand locali che hanno cura del nostro pianeta. Convinta di poter fare meglio delle griffe presenti sul mercato, Chen si è messa in gioco in prima persona e ha cominciato a creare abiti belli e “buoni”, utilizzando «la maggior quantità possibile di indumenti scartati».

«Volevo continuare a promuovere la moda sostenibile e ad educare i consumatori a capire cosa fa bene all’ambiente», spiega Chen a Vogue, «ma anche contribuire a cambiare il concetto di produzione di massa attraverso il modello dell’impresa sociale».

Per riuscire a far diventare “fashionable” gli indumenti buttati via da altre persone, e nello specifico quelli in denim, la designer ha iniziato un percorso molto lungo e accurato: per un anno ha fatto ricerca in giro per Taiwan e facendo visita a moltissime aziende specializzate in riciclo. È stato allora che Chen ha avuto un’illuminazione: un’economia di tipo circolare può offrire un impiego a una forza lavoro locale di donne che sono riuscite a farcela grazie al sistema assistenziale taiwanese. Oggi, le madri che fanno parte della cooperativa sociale sono parte integrante del DNA di Story Wear allo stesso modo in cui ne fanno parte i capi in denim rivisitati e riciclati, prodotti con lo stesso approccio particolare, ma su scala più ampia. 



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