Skip to main content

Colore moda 2020: il rosa torna genderless

Com'è cambiato il significato del rosa? Nel 2020, la moda riporta questo colore alla sua origine, una sfumatura libera da ogni stereotipo, sempre pronta all'uso

"Il colore è un mezzo di esercitare sull'anima un'influenza diretta. Il colore è un tasto, l'occhio il martelletto che lo colpisce, l'anima lo strumento dalle mille corde", con queste parole Wassily Kandinsky ha cercato di spiegare la potenza del colore, l'influenza che ha nelle nostre vite e nelle nostre emozioni. E con l'opera Lo Spirituale dell’Arte ha cercato di dare forma e significato alla palette cromatica elementare. Per lui, la pittura è una necessità espressiva al pari della musica, fatta di linee, forme e colori.

Nnon si può applicare lo stesso ragionamento alla moda? A questi tre elementi - linee, forme e colori - si può aggiungere lo spessore, la silhouette e il prezioso taglio della modellistica. La moda, con gli strumenti che detiene, può esprimere o esprimersi.

Se poi guardiamo alla tavolozza dei colori, questi hanno assunto dei precisi significati, spesso di natura sociale e antropologica, non necessariamente con significato psicologico. Il nero è lutto, il bianco è purezza, il rosso è regale o peccaminoso, l'oro è ricchezza. Alcuni decenni sono addirittura associati a una precisa palette cromatica: agli anni 20 corrispondono ai colori metallici (e ruggenti?), agli anni 50 nuance pastello e neutre, agli anni 70 tinte calde e avvolgenti, come l'arancio e il cuoio. C'è chi le associa anche a vere e proprie generazioni: i Millennials hanno scelto la bandiera pink-fucsia, mentre il verde fluo sta diventando simbolo della Generazione G.

E il rosa? A guardare la sua storia, è uno dei colori più controversi.

Che sia rappresentativo del genere femminile è una questione di marketing: è il 1927 quando il Time pubblica un grafico che mostra i dati di alcuni produttori e venditori di capi negli Stati Uniti d'America, indicando che il rosa è più comprato per le bambine e l'azzurro/blu per i bambini. Il dato diventa subito una legge di marketing da seguire (praticamente) alla lettera per ottimizzare la produzione e quindi le vendite. In realtà, la tendenza è frutto di una moda francese lanciata il secolo prima, già citata da Louisa May Alcott, nel suo romanza Piccole Donne: tra le pagine si legge che un nastro rosa è usato per identificare la femmina e uno azzurro il maschio, seguendo il "gusto francese". Fatto ben lontano dalle usanze della corte di Versailles.

Amato da Maria Antonietta, la stessa sovrana lo richiede come tinta per l’uniforme di Fontainebleau, mentre Lady Spencer annota che il rosa è ideale anche per gli arredi perché infonde un senso di felicità alla stanza "Ho dimenticato di suggerire a ogni uomo che ne ha possibilità di avere un letto rosa e bianco dedicato al piacere e alla felicità". È nell'800 che si getta il germe di colore stereotipo, quando gli uomini d'affari abbandonano le tinte chiare e delicate (incluso il rosa) per indossare abiti scuri come il grigio e il nero. Così, in breve tempo, il rosa finisce per essere il colore di un genere, lezioso e onnipresente nelle scelte di ogni donna. L'apice arriva con la pellicola Funny Face (1957), quando un personaggio ispirato a Diana Vreeland dedica al rosa un interno numero della sua rivista.

Mal digerito dalla gioventù degli anni 70 ( ricordiamo i Barbapapà, dove il padre è rosa e la madre nera), oggi diventa il simbolo del femminismo di terza generazione, quello digitale e pop che combatte per la parità di diritti, al fianco degli uomini e di chi sostiene il movimento LGBT.

Nel 2020, è la moda a ripotare l'attenzione sul tema, allontanandosi da quell'idea che il genere ha un colore. La risposta giunge direttamente dalle passerelle internazionali: indossare un abito rosa è espressione di dolcezza e poesia, sensibilità senza alcuna prerogativa di genere. La moda decodifica con il suo linguaggio, con la sua creatività, un nuovo messaggio: indossare il rosa è un invito alla joie de vivre. Noi siamo pronti a coglierlo.

Guardate anche la nostra guida dei colori moda della Primavera Estate 2020

Alexander McQueen
Alexander McQueen
Alyx
Alyx
Balmain
Balmain
Balmain
Balmain
Dior Man
Dior Man
Emilia Wickstead
Emilia Wickstead
Givenchy
Givenchy
Gucci
Gucci
Gucci
Gucci
Hermès
Hermès
Jacquemus
Jacquemus
Jacquemus
Jacquemus
Loewe
Loewe
Louis Vuitton
Louis Vuitton
Ludovic de Saint Sernin
Ludovic de Saint Sernin
Marc Jacobs
Marc Jacobs
Off-White
Off-White
Philosophy di Lorenzo Serafini
Philosophy di Lorenzo Serafini
Salvatore Ferragamo
Salvatore Ferragamo
Victoria Beckham
Victoria Beckham


from Articles https://ift.tt/2uzX9Hc

Comments