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Perché Billie Eilish è la pop star più importante per la generazione Z

«Sono triste quando è triste. Sono felice quando è felice. E sono arrabbiata quando è arrabbiata», scrive su Instagram Amelia, una fan 13-enne di Billie Eilish che ha appena conquistato un record personale: la più giovane artista ad aver conquistato cinque Grammy Awards, tra cui i quattro più importanti. 

Da quel che ho potuto capire, i fan di Eilish sono drastici. Non lo dico per mancare loro di rispetto; per quel che mi sembra, le fan della pop star americana - si tratta infatti per lo più di adolescenti di sesso femminile - sono tutte giovani intelligenti e determinate ma, soprattutto, emotivamente più mature della loro età. Caratteristiche che rispecchiano quelle del loro idolo, Eilish stessa che, a soli 17 anni, ha lanciato il suo album di debutto a marzo, intitolato When We All Fall Asleep, Where Do We Go?, che ha raggiunto la vetta delle classifiche in Gran Bretagna, Canada e Australia.

Billie Eilish

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Billie Eilish
Alamy Stock Photo

Cosa amano di Billie Eilish i suoi fan della Gen-Z?

Per capire la chiave del suo incredibile successo, ho chattato su Instagram con alcune delle fan di questa cantautrice che, all’occasione, si improvvisa anche modella. Il profilo Instagram della sua fan inglese Amelia (@_bellyachebillie_) conta oltre 4000 follower. Come tanti altri profili del genere, alcuni dei quali vantano ben oltre i 150.000 follower, questo account contiene foto e video di Eilish con didascalie punteggiate da emoji a cuore che recitano messaggi del tipo «La voglio troppo abbracciare e dirle quanto le voglio bene».

«Le canzoni di Billie spesso raccontano storie o esprimono sentimenti che faticavo a comprendere», scrive Saima, una fan 13-enne danese, che racconta come la musica di Eilish l’abbia aiutata a superare un momento difficile. Questa connessione a livello emotivo è il denominatore comune di tutti i messaggi che ricevo dalle fan che, indipendentemente da dove si trovino, dal Belgio all’Australia, sono tutte ragazzine di età dai 13 ai 17 anni.

«I suoi testi sono "crudi" e sinceri e mi hanno aiutata molto nei momenti belli e in quelli brutti», scrive Joelie, 15 anni, dall’Australia. «Sono stati come un caldo abbraccio e mi hanno insegnato a non curarmi di ciò che pensano gli altri e di pensare invece ad essere me stessa». Eilish abbina tematiche più universalmente note come l’amore non corrisposto e la fine di una storia ad altre più dark come la morte, la depressione e l’ansia.

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Getty Images

Chi sono i fan celebri di Billie Eilish?

Non sono solo le teenager ad essere affascinate dalla pop star di Los Angeles: musicisti di spicco e griffe di grido fanno a gara per lavorare con lei. Justin Bieber e un altro prodigio della musica come Khalid hanno entrambi collaborato con Eilish e Tyler, The Creator spera di essere il prossimo in lista. I capi baggy, che nascondo le forme del corpo e che è solita indossare, hanno attirato l’attenzione di case di moda come Chanel e Calvin Klein, che attualmente ha una campagna pubblicitaria di cui lei è la protagonista assoluta.

Come cura Billie Eilish il suo stile, la sua musica e i suoi video musicali?

La musica di Eilish è ricca di contraddizioni: soave ma drammatica, infantile ma matura, armoniosa ma dark e la sua voce dolce cavalca i bassi più pesanti con fare sicuro. Le tante contraddizioni che costituiscono la sua personalità sono state recepite già agli inizi della sua carriera dalla sua stylist. Samantha Burkhart, che collabora con Eilish da quando era una 14-enne senza alcun agente discografico, è stata subito attratta dallo stile della cantante. «Il look era interessante perché non era in armonia con la sua musica», mi dice. Il “look” in questione è quello per cui è diventata nota Eilish: tutto oversize. Si sono fatte tante congetture in merito alle scelte stilistiche di Eilish; uno stile streetwear che è quasi esclusivamente chiassoso, colorato ma decisamente non succinto o scollato.

«A mio parere rappresenta l’antitesi della generazione pop con cui sono cresciute queste teenager», afferma Burkhart. Di sicuro Eilish è tutto ciò che Taylor Swift e Katy Perry non sono. Dall’estetica priva di alcuna sessualizzazione all’utilizzo pesante, nei suoi video musicali, di immagini che sembrano provenire direttamente da un film horror: Eilish sta inaugurando una nuova era della musica pop.

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Getty Images

Nel video di You Should See Me in a Crown, una tarantola vera – sì, avete letto giusto, non un’immagine generata col computer – cammina sulla bocca di Eilish. Roba da infarto per chi soffre di aracnofobia come me. Qualcosa del genere sarebbe stato impensabile per un artista dall’appeal commerciale anche solo 15 anni fa. Quando ero una ragazzina io, video di questo tipo erano riservati a musicisti come Marilyn Manson che non si può di certo classificare come pop star. E, lungi dall’essere una pedina qualsiasi all’interno di questo movimento creativo, Eilish ne è in realtà il motore. È nota per essere lei la responsabile del concept dei suoi video e ha persino vinto un Video Music Award nella categoria video editing.

Inoltre, come ci tiene a precisare Burkhart, l’estetica fatta di capi baggy è «tutta un'idea di Billie». Non è affatto un look "prodotto" dai dirigenti discografici per venderla meglio ma qualcosa di inventato da lei in virtù del fatto che è comodo e pratico.

«La libertà di movimento e la sensazione sulla pelle sono i motivi che l’hanno portata a scegliere capi baggy comodi», afferma Burkhart, citando il passato nella danza di Eilish. «Vive in una dimensione fatta di ambivalenza e senza distinzione di genere in fatto di abbigliamento, cosa che trovo per molti versi molto liberatoria. Non è affatto una sostenitrice di una femminilità iper-sessualizzata». In un’era in cui il corpo delle donne è ancora oggetto di giudizio e scrutinio, scegliere di vestirsi per essere comode quando si è sotto gli occhi di tutti è quasi un atto rivoluzionario.

All’inizio Burkhart, che richiede quasi esclusivamente capi da uomo per vestire Eilish, si è scontrata con la reticenza da parte degli stilisti che la reindirizzavano ai loro uffici donna. Ma racconta che le cose sono cambiate durante lo scorso anno. «Non ricevo neanche un solo commento negativo da parte delle agenzie di PR già da un anno. La gente si sta rendendo conto che se vuol far parte di ciò che Billie sta facendo, la collaborazione e il dialogo devono diventare più fluidi». Questo cambiamento radicale è, probabilmente, il motivo per cui, secondo Buckhart, Eilish (che conta Dave Grohl tra i suoi fan) è il Kurt Cobain della sua generazione.

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A Billie Eilish importa cosa pensa la gente?

Sia in fatto di look che di testi che toccano l’anima, la sensazione che emerge è quella che “l’indentificarsi” costituisca il nuovo concetto di “aspirazionale”. «A Billie Eilish non interessa cosa pensa la gente», scrive una fan anonima di 13 anni, del Belgio. «Indossa ciò che vuole e non le importa se la gente sparla di lei».

«Adoro lo stile di Billie», scrive Megan, di 17 anni, del Michigan. «Mi ispira ad essere me stessa e ad indossare ciò che voglio». Quello che Eilish sembra toccare, sia a livello di stile che di testi, è il desiderio collettivo di una generazione di ragazze, in epoca post #MeToo, di assumere il controllo ed essere il direttore creativo di se stesse.

«Il mondo è più complicato di quanto lo fosse 10 anni fa», dice Burkhart. E la colonna sonora di questo nuovo mondo complicato è Billie Eilish. 



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