William e Harry: le loro differenze, le loro somiglianze e i motivi del loro addio
Harry e William: due principi, due duchi e due fratelli. Due realtà attualmente ai poli opposti in quella che è la vita e la storia della royal family e che, da un po' di tempo a questa parte, ci vengono raccontati come l'uno il contrario dell'altro. Eppure, nonostante la narrazione dei tabloid, William e Harry in realtà hanno sempre dimostrato di avere caratteri non troppo dissimili e, anche recentemente, si sono dimostrati in grado di dialogare tra di loro come nessuno nei royals.
Ma come mai, allora, le strade di Harry e William si sono divise? E quali sono state le cause della loro separazione? Abbiamo provato a ricostruire la vita di William e Harry per provare a capire le differenze tra i due fratelli. Lo abbiamo fatto cercando così interviste e dichiarazioni, per comprendere se l'addio di Harry ai royals sia stato frutto solamente degli ultimi avvenimenti o se c'è qualcosa di più profondo e antico. Anche perché a breve i due principi si troveranno a Kensington Palace per celebrare la figura della madre e, proprio in quel momento, potrebbero scoprirsi più lontani che mai.
È cosa nota, almeno dalle ultime dichiarazioni, che il vero punto di svolta del rapporto tra i due fratelli sia stato la morte della madre Diana: ognuno dei due ragazzi, all'epoca del tragico incidente, di 15 e 12 anni rispettivamente, si è trovato a dover affrontare un momento drammatico da solo e con le sue risorse personali. O almeno questo è quanto ha rivelato Harry nella puntata della sua serie tv in cui ha parlato di come il padre Carlo non abbia mai fatto abbastanza per lui a seguito della morte di Diana.
Eppure le differenze tra i due fratelli già erano emerse precedentemente: è innegabile, il percorso dei "royals" destinati al trono, da sempre, è segnato da una sorta di solitudine auto-imposta e, altrettanto solitamente, avviene per reiterazione di "buone vecchie abitudini". Carlo, ad esempio, fu costretto a frequentare Gordonstoun, durissima scuola che perseguiva l''educazione platonica, dal padre Filippo che l'aveva a sua volta frequentata, e così anche William fu portato, con enorme dolore di Diana, a lasciare la casa famigliare per entrare nel collegio di Lundgrove a partire dai suoi otto anni. Non è escluso che la separazione dalla madre di William abbia contribuito alla nascita di un rapporto più speciale con Harry che Diana chiamava affettuosamente il "Mio piccolo Spencer". Lady D. infatti, tanto nei capelli rossi del figlio quanto nella sua indole, ha sempre rivisto più caratteri degli Spencer piuttosto che quelli dei Windsor: non è quindi un caso che proprio Harry stia costantemente rievocando, almeno in questa parte della sua vita, la figura della madre scomparsa, come se si sentisse depositario di una sua eredità spirituale che rischia di andare perduta.
Dopo Lundgrove, William e Harry si sono ritrovati tra i corridoi di Eton, college frequentato da entrambi ma in maniera decisamente differente: oltre alle divisioni legate all'età, i due fratelli hanno avuto destini molto differenti alle "superiori". Come ha rivelato a The Cut un compagno di scuola di William, il maggiore dei due fratelli divenne tra i più popolari della scuola mentre per Harry l'integrazione nella scuola fu più complessa. Colpa dei titoli nobiliari? "A Eton a nessuno fregava niente dei titoli di principe" ha rivelato Jim sottolineando come Harry dimostrasse difficoltà nel fare amicizie a scuola.
Forse questo è stato il motivo per cui, forse, William ha deciso di proseguire negli studi, iscrivendosi a Geografia alla University of St. Andrews mentre per Harry si sono aperte subito le porte dell'esercito con l'ingresso alla Royal Military Academy Sandhurst in cui poi William, dopo la laurea, ha conseguito il suo titolo di aviatore.
Eppure, a leggere quanto ha rivelato Ingrid Seward, editor-in-chief di Majesty Magazine, Diana aveva trovato nei suoi due figli caratteri molto simili o comunque distanti dall'adamantina imperscrutabilità e imponente senso del dovere della regina Elisabetta II: William, così come Harry, aveva dimostrato un carattere decisamente sensibile (più simile a quello di Carlo piuttosto che a quello, per esempio, della zia Anna) anche se Harry si era dimostrato più propenso alle arti e capace di improvvisare e affrontare qualunque cosa. Tuttavia, tra i tanti aspetti positivi, c'era qualcosa del carattere del figlio minore che preoccupava Diana: sempre secondo Seward, la principessa aveva notato nel figlio una propensione alla poca concentrazione con una tendenza a saltare da una cosa all'altra.
Oggi per i fratelli la situazione è diversa ma non troppo: William sembra aver intrapreso ad ampie falcate il suo percorso verso il trono del Regno Unito mentre Harry è impegnato in numerose attività tra la produzione di podcast, serie tv, interviste e attività filantropiche.
A questo punto non resta che rimanere con gli occhi puntati sul 1 luglio, data dello svelamento della statua di Diana a Kensington Palace per scoprire quanta distanza c'è ancora tra William e Harry: pochi centimetri, qualche anno o forse un'intera vita in cui, nessuno dei due, potrà aver più accesso.
from Articles https://ift.tt/34BBCMO
Comments
Post a Comment