Addio a Carla Fracci, ultima diva del balletto romantico
Carla Fracci, un'icona della danza
La più famosa ballerina italiana, e una delle più amate di sempre in tutto il mondo: Carla Fracci - “Carlina” come tutti nell'ambiente la chiamavano - è morta a Milano a 84 anni. Era nata nel capoluogo lombardo il 20 agosto del 1936, figlia di un tranviere. Alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala venne accettata per un soffio, «perché ha un bel faccino».
Erede delle dive del balletto romantico - non per niente italiane - Carla Fracci incarnava l’immagine stessa della ballerina classica. Una vita di duro lavoro e applicazione ha fatto di lei una delle grandi ballerine liriche del Novecento, ineguagliabile Silfide, Giselle, Giulietta, personaggi che ha reinventato con la sua personalità artistica. Instancabile, ha lavorato fino all'ultimo prendendo parte, accanto alla Prima ballerina Nicoletta Manni e agli allievi della Scuola di ballo del Teatro alla Scala alla serie tv “Corpo di ballo”, disponibile su RaiPlay.
Dal suo Teatro alla Scala “Carlina” aveva spiccato il volo verso una carriera internazionale: protagonista di spettacoli memorabili, nei grandi teatri del mondo, con partner famosi, tra cui Rudolf Nureyev.
Con la sua bellezza semplice e luminosa, la grazia dell’eterno femminino, la nostra ballerina è stata, e tuttora resta, un modello di romantica eleganza. Ancora da copiare i suoi completi da prova in sala ballo: body da ballerina con gonnellino in chiffon trasparente, cache-coeur in colori tenui, scaldamuscoli e scialli traforati. Inconfondibile il suo stile per le serate di gala, immancabile ad ogni prima della Scala: sempre in bianco o panna, spesso firmato Biagiotti, cashmere, sete e velluti preziosi, il vezzo di un’acconciatura alla Lucia Mondella. Un tesoro nazionale la nostra Carla Fracci, modello senza tempo per ogni giovane ballerina, icona di bambini e teen-agers, che l’hanno vista ballare solo su YouTube, ma si mettevano in fila per un selfie con lei.
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