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Lady Diana: i suoi beauty look trucco e capelli più belli

Lady Diana amava il trucco. Che si trattasse di un red carpet o di un pranzo in tutto relax, voleva sempre apparire al meglio. E grazie alla sua amica e leggendaria make-up artist inglese Mary Greenwell, ci riusciva sempre.

“Stava benissimo truccata,” dice Greenwell, che ha lavorato con molte celebrità, da Cate Blanchett a Lily James e anche Meghan Markle. “Amavo dare risalto alla sua bellezza”. Una bellezza nota per i brillanti occhi azzurri e la pelle perfetta, che torna sotto i riflettori con l’uscita della quarta stagione di The Crown, appena approdata su Netflix riaccendendo la Diana-mania degli anni Ottanta e Novanta, esplosa dopo la morte prematura della principessa nel 1997.\

È chiaro però che non dobbiamo credere a tutto quello che vediamo, che è il motivo per cui abbiamo raggiunto Greenwell per conoscere la verità sul rapporto di Diana con il trucco, per sapere com’era di persona e come si sarebbe inserita nel panorama beauty di oggi.

Può parlarci del suo approccio al make-up quando lavorava con Lady Diana?

“Il mio processo creativo non era diverso quando lavoravo con la principessa rispetto ad altri. Voglio dire, è ovviamente stata una delle più grandi celebrità con cui abbia lavorato, quindi il mio approccio quando lavoro con star di quel calibro è farle sentire bene e rilassate. Occorre capire che hanno una loro personalità ben definita e tenerne conto in ogni momento”.

Cosa voleva trasmettere con i vari look? Si trattava semplicemente di esaltare la sua bellezza naturale o di adeguarla a un evento specifico?

“Entrambe le cose. Se si recava a un evento da red carpet, allora ovviamente lo tenevamo in conto. Se era un pranzo, usavo un trucco molto più leggero. Dipende da dove andava e da cosa indossava. Era sempre come fosse la prima volta, per così dire. Amavo dare risalto alla sua bellezza, farla apparire al top del glamour per il tappeto rosso e serena e rilassata il resto del tempo. Stava benissimo con ogni tipo di trucco".

Lady Diana al MET Gala

Costume Institute Gala at Metropolitan Museum of Art

Lady Diana al MET Gala
New York Daily News

Ha mai pensato a come sarebbe venuta in foto il giorno dopo?

“No, ho sempre saputo che sarebbe apparsa assolutamente perfetta in foto”.

Quali erano i suoi prodotti preferiti a quel tempo per truccare la principessa?

“Parliamo di 20 anni fa, quindi molti di quei prodotti non esistono più. Ma lei stava sempre benissimo con un rossetto tenue piuttosto che con un rosso acceso. Le stava bene anche con il rosso, qualche volta, ma con colori più delicati e rosati era incantevole. Aveva occhi splendidi che si potevano enfatizzare, e una pelle incredibile. Quindi io mi limitavo a far risaltare qualità che aveva già. Usavamo un trucco più pesante per la sera e più leggero per il giorno. I miei colori preferiti, e questo vale ancora oggi, sono quelli che creano effetti di luci e ombre. Il che significa grigi, marroni, testa di moro, beige – tutti i colori naturali della pelle”.

Alla principessa Diana interessava la bellezza?

“Sì, le piaceva. Era molto olistica. Si prendeva cura di sé con grande perizia. Era conscia della sua bellezza, non che fosse vanitosa, ma aveva cura di sé e delle persone intorno a lei”.

Quali sono stati alcuni dei look più amati che ha creato per lei?

“Quando indossò quell’abito incredibile alla Serpentine Gallery [1994] – quello con le spalle completamente nude. Il MET GALA a New York [1996] è stato un altro. Ma l’ho truccata tante di quelle volte per così tante occasioni diverse, e lei era sempre splendida alla fine. Ma non era chissà che evento, era come stare con un’amica e farla apparire al meglio prima di uscire. Tutto lì. Non era ancora diventata l’icona che è oggi”.

Lady Diana con il leggendario abito di Christina Stambolian al Gala del Serpentine Gallery in Hyde Park nel 1994

Tim Graham Archive

Lady Diana con il leggendario abito di Christina Stambolian al Gala del Serpentine Gallery in Hyde Park nel 1994
Tim Graham

Come descriverebbe Diana?

Era bellissima, era gentile, era dolce. Era incredibilmente generosa e premurosa. Fu la prima persona ad abbracciare pubblicamente dei malati di Aids, un gesto che cambiò il mondo. Non dimenticherò mai la mia esperienza con lei. Mi sento così onorata. Era una donna con una propria personalità e una propria idea di come voleva apparire per essere al meglio quando usciva. È stata un’ispirazione per tante donne, come una star del cinema”.

Come pensa si sarebbe inserita nell’industria della bellezza oggi?

“Sarebbe stata una delle donne più belle e glamour”. 

Come pensa si sia evoluta l’industria della bellezza dalla sua morte?

“Una cosa che ha cambiato tanto l’industria del beauty è Instagram. Ha ribaltato tutto. Ha creato molti artisti famosi. E ora si può andare su YouTube e imparare moltissimi modi diversi di applicare il trucco. La bellezza è completamente esplosa. Pensate solo a tutte le nuove gamme di colori, alle texture e all’aggiunta del make-up specifico per la pelle nera, che è meraviglioso.”

Instagram ha cambiato anche la sua estetica?

“No, mi occupo di make-up da tanto tempo. O piace il modo in cui lavoro o non piace”.



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