Golden Globes: storia dell'abito di Marilyn Monroe del 1962
Ai Golden Globes 1962, Marilyn Monroe indossa un abito Norman Norell
Nonostante la sua fama planetaria, Marilyn Monroe non riscuote altrettanto successo in materia di premi, nemmeno all’apice della sua carriera nella Vecchia Hollywood. Infatti, i Golden Globes del 1962 sono una delle poche occasioni in cui l'attrice abbia ricevuto un riconoscimento per il suo talento. Quell'anno, Marilyn vince l'Henrietta Award nella categoria World Film Favorite Female (in precedenza, aveva vinto solo altri due Golden Globes). Naturalmente, a rendere ancora più iconico tale momento è il suo caratteristico stile esplosivo, rappresentato da un abito che merita di essere ricordato.
La Monroe sale sul palco con un abito aderente di paillettes con scollo a V di Norman Norell, uno dei designer più sottovalutati della moda (i fan hanno anche ipotizzato che gli orecchini di diamanti che l’attrice indossa quella sera le fossero stati regalati da Frank Sinatra). Di un’intensa sfumatura verde smeraldo, l'abito che Norell ha disegnato per Marilyn Monroe sembra ancora oggi sorprendentemente fresco e attuale: qualsiasi celebrità potrebbe sfoggiarlo per una cerimonia di premiazione e nessuno sospetterebbe mai che si tratti di un modello di settant'anni fa.
Questa non è la prima occasione in cui Marilyn indossa una creazione originale di Norell. È infatti una grande ammiratrice del lavoro dello stilista e, nel corso degli anni, ha sfoggiato molti dei suoi abiti (lo sceglie persino per il giorno del suo matrimonio con Arthur Miller nel 1956.) Eppure, quello di Norell, che muore nel 1972, è un nome che non è riuscito a catturare l'attenzione del pubblico contemporaneo, nonostante la sua opera rivaleggiasse con i più grandi talenti dell'epoca, come ad esempio con Cristóbal Balenciaga a Parigi. In effetti, si è guadagnato il soprannome di 'The American Balenciaga', grazie alle tecniche couture che ha incorporato nei suoi modelli. Con il suo glamour sofisticato e distintamente americano, ha ispirato molti designer che lo hanno emulato, tra cui Bill Blass, Ralph Lauren e Marc Jacobs. Chi era dunque questo misterioso talento?
Originario di Noblesville, Indiana, Norell inizia la sua carriera nella moda lavorando, per un breve periodo, come costumista per la Paramount Pictures, negli anni 20. Dopo aver lavorato per grandi nomi del fashion system come Hattie Carnegie negli anni 30, Norell avvia la propria azienda di design con il partner Anthony Traina, da cui il nome del marchio Traina-Norell, con cui collabora negli anni 40 e 50, fondando poi il suo atelier omonimo a Manhattan nel 1960. In poco tempo, diventa il designer di riferimento per star come la Monroe e Lauren Bacall, che apprezzano la sua capacità di creare abiti al contempo eleganti, pratici e innatamente glamour. Norell diventa ben presto noto per i suoi design a ‘sirena’ con paillettes, come lo stile del modello che la Monroe indossa ai Globes, che consiste in lunghi abiti a colonna in jersey ricoperti di paillettes e spesso rifiniti con profonde scollature a V.
Secondo il libro Marilyn in Manhattan: Her Year of Joy di Elizabeth Winder, Norell e Marilyn Monroe hanno immediatamente fatto amicizia grazie al loro amore condiviso per il teatro. Lo stilista ha poi ricoperto un ruolo enorme nel plasmare l'immagine che ancora oggi associamo all’attrice, assicurandosi sempre che rappresentasse sotto ogni aspetto una vera star di Hollywood. La Monroe indossa il primo abito firmato Norell, in color rame, alla premiere del 1955 dell'opera teatrale di Broadway La Gatta sul Tetto che Scotta, e, un anno dopo, sfoggia il suo abito nero di paillettes con profondo scollo a V – abbinato a una stola di pelliccia - a una première del film Baby Doll di Elia Kazan. A Norell piace particolarmente lavorare sull’immagine da diva e sex symbol della Monroe. "Tutto doveva essere attillato", la parole di Norell nel libro Marilyn in Manhattan. "Bisognava rinforzare ogni cucitura o tutto sarebbe crollato." Marilyn, nel frattempo, si innamora così tanto dei modelli che il designer creava per lei che ne fa realizzare delle copie dalle sarte della Seventh Avenue.
L'abito indossato ai Golden Globes che Norell ha realizzato per Marilyn Monroe rimane ancora oggi una delle sue creazioni più famose, ed è ora diventato anche un pezzo da collezione. È stato infatti venduto all'asta da Christie's nel 1999, battuto per l’incredibile cifra di 96.000 dollari. Nel 2018, anche la statuetta Golden Globe vinta quell'anno è stata venduta all'asta per la cifra record di 250.000 dollari. Potranno sembrare cifre da capogiro per un abito da sera o un premio, ma si tratta in realtà di pezzi di storia, soprattutto per quanto riguarda l’abito, indossato da un'icona di Hollywood e realizzato dal designer che ha contribuito a coltivare la sua immagine. È anche uno dei momenti di moda più memorabili della storia dei Golden Globes, a dir poco impagabile.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Vogue.com
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