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“Grazia e umanità per ripartire" - Beatrice Borromeo al nuovo spazio di Buccellati

Essere una testimonial, significa anche avere delle responsabilità. E non è solo una questione di “presenza”, ma di credere negli stessi valori che animano l'azienda e tutte le persone che ne fanno parte. Così, in occasione dell'inaugurazione del nuovo spazio di Buccellati, un edificio storico milanese del 1919, abbiamo intervistato Beatrice Borromeo, volto dell'Alta Gioielleria.

Partiamo dal momento che viviamo: il Covid-19 ha segnato profondamente le nostre vite. Per te c'è stato un "prima" e un "dopo"? 

Da quando è iniziato il lockdown ho intensificato molto il mio lavoro con la Croce Rossa di Monaco, che mi ha fatta sentire un po’ meno impotente di fronte a una situazione così drammatica. Ho scoperto persone incredibili, che magari lavorano tutta la notte e fanno i volontari poi ogni giorno. Questo periodo ha rivelato la vera natura di tante persone, nel bene e nel male. Quando c’è una crisi così profonda e iniqua alcuni si adattano, evolvono, aiutano, cercando con la fantasia e la gentilezza mille modi per stare vicino a chi sta male. Altri si perdono nei propri egoismi. Diciamo che questi mesi hanno cambiato l’opinione che ho di tanta gente. 


Sicuramente il 2020 ha portato l'attenzione sul rapporto uomo-natura. Cosa ne pensi di questa relazione ricca di contraddizioni?

Mi sembra abbastanza chiaro ormai che non riusciremo a invertire la rotta in tempi utili. Mi chiedo come lo spiegheremo, in futuro, che avevamo tutte le informazioni ma abbiamo comunque scelto di sacrificare la nostra casa nel nome del profitto più immediato. Sto lavorando a una docu-serie su questi temi che ha capitoli agghiaccianti, ma anche tanti “eroi borghesi” che fanno la propria parte con incredibile coraggio tutti i giorni. Ancora una volta, il mondo sembra polarizzato tra chi pensa a sé e chi agli altri e al domani. 


Come vivi il "taglio del nastro" per Buccellati, in un momento così delicato?

Lo vivo con la gioia di testimoniare che Milano sta ripartendo, e che ci sono tante aziende tenaci e piene di persone stupende che si fanno forza e guardano avanti con orgoglio. Tutta la famiglia allargata Buccellati ha gestito questa fase così difficile con grazia e umanità e questo mi rende molto fiera del lavoro che facciamo e faremo assieme. 

Parliamo anche di responsabilità, cosa significa in questo momento essere una testimonial? 

Credo che ogni ruolo che imponga un certo livello di impegno pubblico debba essere gestito con rispetto, soprattutto in un momento storico in cui siamo sommersi da cattivi esempi, fake news e tensione sociale. Trovo che il minimo sia essere bene informati, venirsi incontro e fare la propria parte.

Scelta da Buccellati come testimonial, per un dono fatto da tua mamma, un ciondolo che non togli mai. Ci puoi raccontare un aneddoto?

Ricordo che Valentino si fermò a guardarlo e mi fece molti complimenti quando accompagnai mia sorella alla prova del suo abito da sposa. 



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