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Danza classica: le foto di Arthur Elgort in un libro

Tutti conoscono Arthur Elgort quale fotografo di moda tra i maggiori, pochi come autore di scatti sulla danza che piacciono sia agli amanti del glamour che agli appassionati di balletto. Il libro Ballet, pubblicato dall’editore Steidl, documenta l’altra passione del fotografo newyorkese attraverso 114 scatti, in bianco e nero e a colori, realizzati in cinque decenni di attività parallela.

Un interesse nato nel giovane Arthur quando, dopo la guerra, in tanti si ritrovano a danzare nella popolare sala da ballo dell’hotel dei suoi genitori. In pista l’incontro con Jannas, una ragazza che studia modern dance e lo porta con sé a vedere gli spettacoli. Da usciere della Carnegie Hall - un lavoretto per pagarsi il corso di fotografia – la musica delle prove e dei concerti accompagna le sue ore. E al sesto piano dell’edificio c’è una scuola di danza: già munito di macchina fotografica, l’aspirante fotografo ottiene di fotografare la lezione in cambio delle proprie fotografie da appendere alle pareti: praticamente la sua prima mostra! Una di quelle immagini, scattata negli anni Sessanta, con il bianco e nero sgranato di allora, compare nel libro e annuncia lo stile delle fotografie di danza di Elgort: ballerini e (soprattutto) ballerine colti nell’impegno del lavoro quotidiano, alla sbarra e al centro, nei tipici indumenti da prova. La fascinazione per la femminilità e la dote di renderla naturale e insieme seducente con mezzi tecnici all’apparenza semplici, si ritroverà nella sua straordinaria carriera di fotografo di moda, legato alle varie edizioni internazionali di Vogue e alle grandi griffe.

Ballet di Arthur Elgort, Steidl
Ballet di Arthur Elgort, Steidl

Ad aprirgli le porte del gotha del balletto, alla fine degli anni Settanta, George Balanchine, direttore e coreografo del New York City Ballet, che, come racconta l’aneddoto nell’introduzione del libro lo mette alla prova prima di accoglierlo nella sua compagnia. Elgort supera l’esame grazie alla femminilità conturbante che riesce a infondere agli scatti di tre delle ballerine predilette di “Mr. B”. Da allora avrà accesso libero alle lezioni e alle prove, talvolta anche agli spettacoli, attento a cogliere quell’umanità speciale dei ballerini che dalla platea appaiono divini. Dall’ultima generazione balanchiniana Elgort fa in tempo a fotografare la bellissima musa Suzanne Farrell o l’apollineo partner Peter Martins, ma sa fissare anche la graziosa sensualità delle ballerine del corpo di ballo, la classe di anziane maestre russe un tempo dive imperiali, l’aura di coreografi geniali di George Balanchine e Jerome Robbins. Riuscirà a fotografare anche la nuova generazione di ballerini americani, spesso a colori, anche con servizi realizzati in studio, dove la tecnica è colta al massimo livello di perfezione (lo apprezzeranno i ballettomani), con un tocco in più rispetto alle tradizionali fotografie di balletto. Della scena newyorkese spicca tra le pagine del volume l’ "it boy” Mikhail Baryshnikov, star dell’American Ballet Theatre, cui Elgort ha dedicato un intero libro: Swan Prince. Né mancano ballerini di fama in quegli anni: da Natalia Makarova a Anthony Dowell, dall’inquieto francese Patrick Dupont alla bella inglese Darcey Bussell. Oggi ottantenne, Elgort ha fotografato la danza fino ad anni recenti, in tempo per incrociare fuoriclasse allora emergenti ora stelle internazionali, come i russi Natalia Osipova e Ivan Vasiliev, o l’americana Misty Copeland, prima Principal nera dell’ABT.

Da Ballet di Arthur Elgort, Steidl
Da Ballet di Arthur Elgort, Steidl

Alla fine degli anni Novanta Elgort riesce ad accedere a un’altra istituzione blindatissima, la leggendaria Accademia Vaganova di San Pietroburgo, scoprendo l’incanto del balletto russo. Un interesse coltivato negli anni seguenti, spinto forse dalle sue origini familiari russo-ebraiche. Nell’edificio neoclassico rimasto intatto dai tempi degli zar, il fotografo americano ritrae alla sbarra, nelle antiche sale ballo, incantevoli allieve, creature di un altro mondo, che al termine delle lezioni tornano ragazzine con abiti casual negli scatti all’aperto nella celebre via Rossi. Adolescenti ancora spauriti davanti all’obiettivo, anche se - era noto - Elgort sapeva mettere a proprio agio anche i ballerini, solitamente riottosi davanti all’obiettivo. Molti dei timidi teen-agers russi scelti dal suo occhio di talent scout sono diventati ballerini di spicco delle maggiori compagnie, come Vladimir Shklyarov, oggi Primo ballerino del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, colto in un toccante ritratto.
Nelle sale dell’accademia russa il fotografo americano incontra anche due ex allieve dall’aura luminosa: Uliana Lopatkina, incarnazione scenica del cigno, che ritrae in scatti di metafisica bellezza, e un’ancor giovanissima Svetlana Zakharova, sorpresa in pose da modella con un abito eccentrico.

Misty Copeland fotografata da Arthur Elgort (da Ballet di Arthur Elgort, Steidl)
Misty Copeland fotografata da Arthur Elgort (da Ballet di Arthur Elgort, Steidl)

Chissà che questi scatti siano solo una parte di un archivio di fotografie di danza che Arthur Elgort deve aver realizzato in cinquant’anni e che possano diventare materiali per altri libri belli come questo.

Arthur Elgort, Ballet, edizioni Steidl
168 pagine 114 fotografie a colori e in bianco e nero, cm. 24 x 30.5, copertina rigida telata
€ 45,00
ISBN: 978-3-95829-191-1
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Da Ballet di Arthur Elgort, Steidl
Da Ballet di Arthur Elgort, Steidl
Da Ballet di Arthur Elgort, Steidl
Da Ballet di Arthur Elgort, Steidl
Mikhail Baryshnikov. Da Ballet di Arthur Elgort, Steidl
Mikhail Baryshnikov. Da Ballet di Arthur Elgort, Steidl


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