8 podcast sulla felicità da ascoltare subito
Podcast per le vacanze: perché non dedicarsi a uno dei temi più importanti della nostra vita?
Felicità: ecco il tema principe del numero di numero di Luglio/Agosto di Vogue Italia, su cui hanno ragionato otto scrittori provenienti da tutto il mondo in una raccolta curata da Federico Chiara.
A chi è in cerca di felicità in questa estate 2020 consigliamo l'ascolto di questi otto brevi racconti, otto riflessioni d'autore su cosa sia la felicità e qualche spunto su come trovarla.
Statunitense e nato nel 1961, David Leavitt ha raggiunto il successo nel 1984 con “Ballo di famiglia” (Mondadori); è in libreria con il suo nuovo romanzo,“Il decoro” (SEM). Ecco la sua voce mentre racconta Cuorcontento, il suo racconto breve pubblicato su Vogue Italia:
Premio Pulitzer per la narrativa nel 2018 con “Less” (La nave di Teseo), lo statunitense Andrew Sean Greer (1970) vive tra San Francisco e Milano. Ecco la sua voce mentre racconta “Nel tempo”, il suo racconto breve pubblicato su Vogue Italia:
Scrittrice e architetto palestinese, vincitrice del Premio Viareggio, Suad Amiry (1951) ha pubblicato “Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea” (Mondadori).
Atiq Rahimi (1962) è uno scrittore e regista afgano naturalizzato francese. Vincitore del premio Goncourt nel 2008, è uscito da poco con “I portatori d’acqua” (Einaudi). Ecco il podcast dedicato al suo “Come una canzone” pubblicato originariamente sul numero di luglio/agosto:
Americano, insignito del PEN/Malamud Award, Nathan Englander (1970) nel 2019 ha vinto il premio Fernanda Pivano. È appena uscito il suo nuovo romanzo “Kaddish.com” (Einaudi). Ecco la sua voce mentre racconta “Nessuno sta in piedi da solo”, il breve racconto scritto per Vogue Italia:
La scrittrice etiope-americana Maaza Mengiste, classe 1974, ha vinto l’American Academy of Arts and Letters Award con “The Shadow King” (in uscita per Einaudi nel 2021). Ecco il podcast de “Il compleanno”, il breve racconto scritto per Vogue Italia:
Tishani Doshi (1975) è in libreria con il romanzo “Giorni e notti fatti di piccole cose” (Feltrinelli). Indiana, è poetessa e danzatrice oltre che scrittrice di narrativa. Eccola mentre legge “Piccolo” il suo breve racconto sulla felicità pubblicato in esclusiva su Vogue Italia:
Inviata di guerra in Palestina, Algeria, Iraq, Pakistan e Afghanistan, Ortensia Visconti (1972) ha da poco pubblicato il romanzo “Malalai” (Rizzoli). Ecco la sua voce mentre legge il racconto scritto in esclusiva per Vogue Italia:
Hanif Kureishi firma “Abbiamo appena cominciato”, A Vogue's Tale del nuovo numero del giornale, un racconto liberamente ispirato alla copertina. Ecco il podcast del racconto, letto dalla voce dello stesso autore reso celebre al bestseller “Nell’intimità” (Bompiani, 2000) da cui Patrice Chéreau ha tratto il film vincitore al Festival di Berlino 2001, “Intimacy”.
Il direttore Emanuele Farneti racconta, infatti, nel suo editoriale “Una parola” come “torniamo a fare quello per cui giornali come il nostro sono nati e hanno navigato per decenni in acque placide ma anche tempestose. Cioè ricercare, selezionare e poi raccontare il bello”. Ecco la voce del direttore mentre racconta il senso del nuovo numero del nostro giornale:
Ed ecco anche la versione in inglese dell'editoriale:
Per comprendere meglio il percorso che ha reso Vogue quello che è ora, ecco il podcast della Photo Editor di Vogue Italia e L'Uomo Vogue Chiara Bardelli Nonino. Dalla Prima Guerra Mondiale, quando la rubrica Smart Fashion for Limited Incomes diventa Fashions On A War Income, a Audrey Withers diventata editor in chief di British Vogue nel 1940, a Lee Miller, che ha firmato alcuni degli scatti più forti pubblicati sulla rivista, compresi gli orrori dei campi di concentramento, fino alle scelte di Vogue Italia dei tempi recenti, come la copertina bianca del numero di Aprile:
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