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Fiori d'arancio: due ricette facili perfette per l'estate a base di olio essenziale

Simbolo di amore e purezza. I fiori d'arancio sono magici. Piccole infiorescenze bianche candide, semplici ed eleganti. Un fiore romantico e il suo profumo regala intense emozioni, quelle di una volta, ma pur sempre attuali.  

L'albero di arancio amaro trova un clima particolarmente favorevole nelle valli del Ponente Ligure. Pensate che già nell'800 i viaggiatori che navigavano su queste coste, sentivano il profumo di fiori d'arancio arrivare sul mare. La loro fioritura avviene in primavera e la raccolta può proseguire fino ai primi di Giugno. Vengono chiamati anche zagare e rappresentano un ottimo rimedio contro stress, ansia e insonnia.  Da secoli vengono impiegati in campo medico, cosmetico e culinario grazie alle loro nobili proprietà benefiche e terapeutiche. 

Foto di Saverio Chiappalone

Dai fiori d'arancio amaro si ottengono due preparati differenti, ma spesso e volentieri complementari: l'olio essenziale di Nerolì e l'acqua di fiori d'arancio amaro. Come nasce l’olio essenziale e l'acqua dei fiori d'arancio Amaro? Pietro Guglielmi, ci fa curiosare nella sua La Vecchia Distilleria a Vallebona, cuore dell’entroterra del Ponente Ligure; una valle ben soleggiata e riparata dal freddo. Il suo straordinario mondo ha un avvolgente profumo di fiori d’arancio; è fatto di intenso lavoro ma anche di grandi soddisfazioni. 

I suoi nonni gli hanno tramandato l’amore e la passione racchiuse dentro l’arte del raccogliere e del distillare. Dopo tanti anni di dedizione oggi è lui in prima persona a raccogliere i fiori d’arancio e renderli uno dei prodotti più ricercati al mondo. Pietro ci spiega che l’essenza è nel petalo: vanno colti, in maniera minuziosa e delicata, solo i fiori aperti, uno alla volta e posti ad asciugare su teli di stoffa. Successivamente vengono depositati nel recipiente di estrazione e attraverso la corrente di vapore avviene l’estrazione dell’essenza. Da questo processo si ottiene l’olio e l’acqua. A causa del differente peso solo in un secondo momento avviene la separazione. Vengono fatti riposare per due settimane prima di essere imbottigliati. 

Foto di Saverio Chiappalone

Ecco come dai cinque piccoli petali di questo fiore nasce l’olio essenziale di Nerolí e l’acqua di fiori d’arancio amaro. 

L'olio di Nerolì ha una resa molto bassa. Per ricavare 100 gr di olio occorrono 100 kg di fiori. Per tale ragione è tra le essenze naturali più costose, rare e ricercate. In cosmesi è un ingrediente preziosissimo e viene adoperato per la preparazione di prodotti di bellezza. Idrata e rinfresca, aiuta a distendere la pelle e contrasta la cellulite. È sempre utile averlo in borsetta, poche gocce serviranno a tenere lontane le zanzare. Dalle proprietà che possiede questo olio ne trae beneficio pure l'umore: il suo profumo aromatico è in grado alleviare gli stati depressivi. Non solo, si rileva efficace per i suoi effetti sedativi e svolge un’azione calmante durante periodi di intenso stress

L'acqua di fiori d'arancio amaro è un vero e proprio elisir di benessere. Vanta spiccate proprietà digestive e viene adoperata per la sua efficacia antispasmodica. Svolge un’azione vermifuga, in grado di eliminare i parassiti intestinali, e febbrifuga. L’idrolato di arancio può essere consumato anche dai bambini che soffrono di mal di pancia. In cosmesi è efficace come tonico, migliora la micro circolazione, favorisce la rigenerazione delle cellule e dona alla pelle luminosità e vitalità.

Foto di Saverio Chiappalone

Negli ultimi anni a questa parte i fiori d’arancio sono un ingrediente che sta dando belle soddisfazioni in molte cucine non solo accostato ai dolci, ma viene spesso sperimentato e adoperato in pietanze salate. Gli accostamenti di sapori possono essere così tanti da regalare risultati diversi quanto sorprendenti. I fiori essiccati possono essere impiegati per la preparazione di infusi e tisane mentre i fiori freschi, essendo edibili, per guarnire i piatti. L'uso più frequente dell’acqua di fiori d’arancio è per aromatizzare torte, crostate, gelati e le “famose“ chiacchiere. Può essere amalgamanta direttamente all’impasto oppure imbevendo il dolce già cotto, esattamente come un sostituto al liquore. È un preparato naturale, non alcolico. La sua fragranza delicata  la rende perfetta ad essere utilizzata anche per i dolci dei più piccini. Vi propongo due ricette: un crudo di mare dalle note floreali e un dolce profumato.

Crudo di mare ai fiori d’arancio 

Ricette e foto di Giorgia Dessì @unoscattoatavola
Ricette e foto di Giorgia Dessì @unoscattoatavola

Acqua di fiori d’arancio amaro, mi verrebbe da dire, mai più senza! È stata una meravigliosa scoperta e rimane uno di quegli ingredienti che custodirò con cura nella mia cucina. Un’acqua che sorprende, per questo ho deciso di osare e di proporvela accostata al pesce crudo. Non vi nego che il risultato è stato oltre le aspettative: un’esplosione di profumi semplici e delicati hanno esaltato il pesce, donandogli una nota fresca e floreale. Si può accostare a qualsiasi tipologia di crostaceo e pesce fresco, rigorosamente abbattuto (salmone, palamita, tonno, pesce spada, gamberi, scampi). Il mio crudo di mare è composto da gamberi e tar tar di tonno

Prendete un trancio di tonno, tagliatelo a fettine sottili, successivamente a piccoli pezzetti e mettetelo in una ciotola. Allo stesso modo, prendete dei gamberi taglia media, privateli della testa e del loro involucro e poneteli in un'altra ciotola. Preparate l'emulsione di olio extra vergine di oliva, qualche cucchiaino di acqua di fiori d'arancio amaro, fiocchi di sale grosso e pepe. Prima di condire il crudo di mare vi consiglio di assaggiare l'emulsione preparata in modo da aggiungere qualche goccia di acqua qualora vogliate dare un sapore ancora più floreale. Condite e lasciate riposare in frigorifero. Prendete delle grandi foglie di arancio lavatele con cura e sopra adagiate il crudo preparato. Può essere servito come antipasto oppure come un aperitivo.

Piccola torta di pesche al profumo di fiori d’arancio

Ricette e foto di Giorgia Dessì @unoscattoatavola
Ricette e foto di Giorgia Dessì @unoscattoatavola

Fresca, leggera e profuma. Questa piccola torta sa di estate e di fiori d’arancio. Ponete in una ciotola 2 uova intere, 80 gr di zucchero di canna e montate con le fruste elettriche. Una volta ottenuto un composto spumoso incorporate 50 gr di burro fuso a temperatura ambiente, due cucchiai di acqua di fiori d'arancio amaro e continuate a lavorare. Setacciate 180 gr di farina e una bustina di lievito per dolci. Aggiungete al composto e amalgamate fino ad avere una consistenza omogenea. Trasferite l'impasto in 4 piccoli stampi in silicone. Preriscaldate il forno per qualche minuto a 180° e informate le piccole torte per 15 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare. Privatele dello stampo, rovesciatele e schizzate sopra qualche goccia di acqua di fiori d'arancio amaro. Nella parte superiore aggiungete la marmellata di pesche e guarnitele con delle fettine sottili di pesche fresche. Mettere in frigorifero e servite. È un dolce che può essere servito come dessert monoporzione a fine pasto oppure come merenda per i più piccoli. Si mantiene fino a 3 giorni in frigorifero. In questo caso consiglio di guarnirlo con le pesche fresche poco prima di consumarlo. 

Le ricette e le immagini di questo articolo sono state realizzate da Giorgia Dessì. Per altri consigli e idee seguite la sua pagina Instagram @unoscattoatavola



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