Moda sostenibile: il debutto di Ren
Ren è un brand emergente con una missione precisa, quella di promuovere la moda sostenibile nella fashion industry. Il volto dietro al brand è quello della stilista 23enne cinese Haixi Ren, che si è diplomata di recente al Fashion Institute of Technology. La sua soluzione per dare impulso alla sostenibilità nella moda è ridurre lo spreco di tessuti grazie a nuove tecniche per la realizzazione degli indumenti. Prima di lanciare il suo brand, Ren ha fatto degli stage con Proenza Schouler e Vera Wang. La sua idea di sostenibilità è usare il corpo umano come “stampo”: la designer applica sul corpo gli scampoli di tessuto, “dipingendolo”, una tecnica che si ispira alla sua passione per l’espressionismo astratto nell’arte. Tutto il processo di trattamento dei tessuti, sebbene molto delicato, elimina la necessità di tagliare il tessuto, con zero sprechi. Come quando si mettono insieme i tasselli di un puzzle, Ren dispone a strati gli scampoli di tessuto di diverse forme e dimensioni sul corpo. I pezzi di tessuto più grande vengono uniti a quelli più piccoli e a volte quelli più piccoli vengono infeltriti fino a diventare ancora più piccoli, o addirittura trasformati in filati. Un pezzo dopo l'altro, la designer sovrappone i tessuti per ottenere texture uniche. C'è un senso di grande spontaneità in questo suo metodo, visto che la silhouette del capo può essere adattata in molti modi diversi. La natura personalizzabile di questa tecnica in un certo senso è paragonabile a quella della couture.
Grazie alle combinazioni infinite di colori e texture ogni capo è un modello unico. E questo aspetto del lavoro di Ren riflette la sua denuncia nei confronti della produzione di massa, uno degli ostacoli più grandi per la moda sostenibile. Quando le chiediamo dove si procura gli scampoli di tessuto, Ren risponde che i fornitori sono vari, uno è FABSCRAP, da cui a volte riceve tessuti gratis in cambio di 2-3 ore di volontariato a sostegno di questa no-profit che ricicla tessuti da altre aziende intorno a New York. Per realizzare la sua collezione attuale, Painterly che è anche la prima, ci ha messo più di un anno. Spiega che assumere un aiuto al culmine della pandemia non sarebbe stato sicuro. Alla fine ha cucito a mano da sola tutta la collezione.
Painterly comprende top e pantaloni asimmetrici e abiti, tutti creati con estrema cura utilizzando centinaia di pezzi di tessuto riciclato, la cui bellezza sta nella delicatezza di ciascun capo. Riducendo i capi al minimo, viene valorizzata con eleganza la qualità del tessuto e visto che la creazione di un solo capo richiede molto tempo e molto lavoro, Ren continua a modificare e migliorare il processo creativo per riuscire a lanciare una linea più commerciale. Il suo nome, “Ren”, in cinese significa “responsabilità”, la stilista crede che sia sua precisa responsabilità come artista far sentire i suoi clienti più empowered. Vuole avvolgerli di colore, farli sentire più sicuri nel loro corpo, oltre a portare la fashion industry in una direzione più creativa e con meno sprechi.
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