Vaxxie: che cos'è e cosa dice di noi il selfie durante il vaccino anti Covid
Il significato del vaxxie delle celeb (e non solo)
Dolly Parton, Sir Anthony Hopkins, la Vice President Kamala Harris, Mariah Carey e Michelle Obama. Le campagne vaccinali anti Covid-19 procedono e partono anche i selfie dei vaccinati (o “vaxxie”, si dice in inglese) e le celebrities (ma non solo loro) non se lo sono fatto ripetere due volte. Ci domandiamo se questa mania dei vaxxie è solo un altro momento auto-celebrativo, o è invece qualcosa di più serio e importante?
Il vaxxie è la foto o il video di una persona immortalata prima, durante o dopo il vaccino anti Covid-19 condiviso sui social media. Nell’era di Instagram, siamo abituati a documentare tutto quello che facciamo, da quello che mangiamo a colazione a quello che mettiamo per andare in palestra, e quindi è naturale che la gente voglia postare anche il momento in cui riceve il vaccino.
Da tempo c’è chi deplora il selfie come segno di ‘comportamento narcisistico’ che serve solo a ottenere “like”, una forma di validazione, insomma. Ma nel caso del vaxxie, questo tipo di critica sembra mal riposto. “La reazione più istintiva davanti a un selfie è pensare ‘Questo è solo narcisismo, è la morte della cultura’” afferma Anirban K Baishya, professore di Media studies alla Fordham University di New York. “Ma al di là della retorica, c’è anche un elemento sociale più profondo che non è necessariamente negativo”. Baishya equipara il selfie a una Polaroid dell’era digitale, ovvero un modo per documentare la nostra vita in un momento preciso, e il vaxxie è esattamente questo: il documento digitale di un momento storico.
Il vaxxie come simbolo di speranza
“Abbiamo vissuto la pandemia per tutto l’anno scorso e finalmente stiamo vedendo la luce alla fine di questo tunnel lungo e buio”, spiega la psicologa Elizabeth Beecroft. Lo sviluppo dei vaccini, afferma, rappresenta la speranza per un nuovo futuro e per la nuova realtà a cui presto ci adatteremo. In questo senso, culturalmente il vaxxie diventa un nuovo simbolo di speranza, una vera svolta dopo un anno così incerto e angoscioso. “È un grande sollievo e un momento decisivo pensare che potrò finalmente rivedere gli amici e riabbracciare la mia famiglia”, dice. Per chi invece ha sofferto, o soffre ancora, come me, di Long Covid (i postumi a lungo termine della malattia, NdR) il selfie “da vaccinati” è un modo per sentirsi di nuovo forti davanti a una malattia estremamente debilitante.
Cent’anni fa l’influenza spagnola aveva devastato il mondo, separando le persone fra loro e confinandole nelle loro case. Se è vero che il Covid-19 ha generato comportamenti simili, noi siamo fortunati perché abbiamo a disposizione la tecnologia che ci aiuta a restare connessi. In realtà, postando foto mentre facciamo la nostra parte nella lotta contro il virus, stiamo mostrando la nostra solidarietà e un senso di unità. Ed è una cosa per cui Isabella Lalonde, fondatrice del brand di gioielli Beepy Bella è molto grata. “Ho postato il mio vaxxie per vari motivi”, dice. “Volevo far sapere alla mia community che mi sto prendendo cura di me anche nel loro interesse… In un certo senso è un gesto catartico. Un segnale di speranza che un giorno il mondo guarirà da questa pandemia”.
Una call to action
Ma più di ogni altra cosa — e qui entrano in scena le celeb — il vaxxie è una call to action, un messaggio forte sull’importanza del vaccino che viene mandato al mondo. Secondo Beecroft le persone condividono la loro esperienza personale con il vaccino perché vogliono incoraggiare gli altri e fare lo stesso e a dare il buon esempio.
Mentre viene ripresa nel momento in cui riceve la sua prima dose di vaccino anti Covid-19, sentiamo Mariah Carey dire ai suoi dieci milioni di follower su Instagram “spero vada tutto per il meglio, e voglio incoraggiare tutti voi a vaccinarvi quando possibile”. Mentre le fanno l’iniezione le scappa uno dei suoi famosi acuti, e scherza scrivendo che è uno degli effetti collaterali del vaccino. Come Carey, anche Dolly Parton usa la sua notorietà per incoraggiare le persone a farsi vaccinare. Anche lei si è ripresa su Twitter mentre riceve il vaccino, e invita i suoi 5, 2 milioni di follower a fare altrettanto, sostenendo che “prima staremo meglio, prima torneremo alla normalità”. Jonathan Van Ness invece ha postato su Instagram informazioni importantissime per chi soffre di condizioni mediche preesistenti (in questo caso parla di HIV+) e che è comunque idoneo a ricevere il vaccino.
I motivi giusti
Ovviamente, non tutti postano il loro vaxxie per mostrare solidarietà o incoraggiare gli altri: qualcuno lo fa sicuramente per far vedere che fa la cosa giusta, che segue quello che fa la massa, o addirittura per sfoggiare l’outfit perfetto (è un trend) o far vedere la spalla nuda (altro trend). “Dovremmo fare un passo indietro prima di postare, pensare bene perché lo facciamo per essere certi che sia per i motivi giusti, qualsiasi essi siano”, dice Beecroft.
Ma è davvero importante la ragione per cui lo facciamo? Postando un vaxxie, che si tratti di seguire la massa, o aumentare le nostre credenziali “fashion”, il massaggio che si manda è lo stesso: vaccinarsi è importante. Quindi scegliete un outfit, prenotate il vaccino (quando sarà il vostro turno), immortalatevi e documentate questo momento storico, perché potreste davvero aiutare a salvare delle vite.
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