Il punto di vista di Casa Vogue. Scrittoio D.847.1 di Molteni&C
Inesauribile Gio Ponti: viene da dire così ogni volta che un suo progetto rivede la luce. Inesauribile non tanto per la vastità della produzione, quanto per la altissima vena creativa che non ha mai flessioni e sempre sorprende, anche e soprattutto a distanza di tanti anni. Molteni&C che con la sua Heritage Collection (in collaborazione con i Gio Ponti Archives) da tempo si sta dedicando alla regolare e metodica riedizione di progetti pontiani ne ha presentati ora altri due: la poltrona Round D.154.5 (che abbiamo pubblicato su Casa Vogue) e lo scrittoio/consolle modello D.847.1, che vedete qui. Di qualche anno precedente la poltrona, che è datata ai primi 50, lo scrittoio è del 1947.
Siamo nell’immediato dopoguerra, i mezzi pochi, ma la fantasia non manca, soprattutto a Ponti che già nel 1944 aveva disegnato una profetica collezione di mobili riponibili che arrivava a casa in kit. Entrato in contatto con un costruttore aeronautico specializzato in alianti (e quindi esperto nella lavorazione del legno) Ponti progetta una “camera da letto per uno scapolo” che entra in produzione nel 1948 e vi rimane fino ai primi 50. Tra gli arredi che compongono la camera, vi è anche la piccola consolle/scrittoio, modello D.847.1, tutto in noce nazionale e puntali in ottone. La linea di tutti gli arredi della camera è moderna, slanciata, quasi aerea. E con quel piano dai terminali curvati lo scrittoio rimanda al profilo di un ala d’aereo. Altra novità è il cassettino sottostante con frontale arrotondato che tornerà poi spesso quale segno distintivo di diverse successive produzioni di Ponti.
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