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Weekend a Cremona: un festival a base di food e musica - Vogue

L’arte, in Italia, è un bene da consumare con lentezza, quella che caratterizza i week end tardo autunnali di provincia. A Cremona, città dei liutai, aprono le botteghe artigiane ai turisti, con una formula tutta nuova. Durante i fine settimana dal 30 novembre al 5 dicembre, infatti, si potrà accedere a luoghi speciali, assistere alla realizzazione degli strumenti ad arco celebri in tutto il mondo, conoscere le storie dei maestri liutai e farsi raccontare gli aneddoti dei musicisti passati in città; al contempo, apprezzare la ricca offerta enogastronomica locale.

Degustando in Bottega
Degustando in Bottega
Photografer Fabio Cravarezza

Non solo il celebre torrone, il dolce nato per festeggiare le nozze tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza; dopo la visita si assaggeranno formaggi – il Salva cremasco e il Provolone – salumi, con il salame IGP dal morbido impasto, e la celebre mostarda, altra eccellenza realizzata con la frutta candita e la senape che le dà un sapore piacevolmente piccante.

Un liutaio di Cremona
Un liutaio di Cremona

Le botteghe aperte sono quelle dei maestri: Abbuehl, Ardoli, Conia, Devanneaux, Fiora, Nolli, Sardone, Scolari, Takahashi e Toto, ma non si può prescindere anche dal visitare il Museo del Violino (oltre 100mila visitatori nell’ultimo anno). Un Museo che è anche Auditorium e polo di ricerca; un luogo dove si celebra la grandezza cinque secoli di storia, dalle botteghe tardo rinascimentali sino ai giorni nostri.

L'orologio astronomico di Cremona
L'orologio astronomico di Cremona
© Giovanni Tagini

Un viaggio nel viaggio, possibile anche grazie alla proposte della Welcome Card in edizione speciale, che si arricchisce in questo periodo, di alcune esperienze: la visita di una bottega di liuteria, l’audizione di un violino Stradivari presso l’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino, la visita al Teatro A. Ponchielli.

E chi non è ancora sazio, trova nei ristoranti tavole imbandite di marubini in brodo (tortelli di carne), blisgon casalaschi (con la zucca) e tortelli cremaschi (dal ripieno dolce), seguiti da carrelli di bolliti e cotechino cremonese.

Il palazzo comunale di Cremona
Il palazzo comunale di Cremona
© Giovanni Tagini
La mostarda cremonese
La mostarda cremonese


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