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Boycott Black Friday: tutti i progetti più interessanti

Perché è nata la campagna Boycott Black Friday? Il 29 Novembre ricorre l’appuntamento annuale del Black Friday, giorno che in America segue il Thanksgiving e che, in netta contrapposizione con questa festività, celebra, ormai in tutto il mondo, la prepotenza di un consumismo esasperato. Ecco il perché di questa campagna, alla quale diversi brand hanno aderito per invertire questa tendenza, fortemente lesiva per l’ambiente, ma anche per l’economia, che solo teoricamente riceverebbe un beneficio da uno shopping sfrenato e super-scontato.

EcoAlf - Priya Ahluwalia
EcoAlf - Priya Ahluwalia
Paula
EcoAlf - Priya Ahluwalia
EcoAlf - Priya Ahluwalia
Paula

Ecoalf è un brand che, dalla sua fondazione nel 2009, ha sempre mostrato grande impegno nella tutela ambientale, con l’utilizzo di prodotti a basso impatto, materiali riciclati e un’attenzione sempre crescente verso la problematica ecologica. Sul loro sito è possibile leggere una serie di informazioni sotto il nome di #RecyclingBlackFriday, che è bene evidenziare, per far comprendere l’entità di questo impatto che sembra essere un concetto avulso dalla realtà, quasi trascendentale. Nulla però di più concreto del 73% della produzione globale dell’abbigliamento che finisce direttamente in discarica; o del fatto che in media le persone indossano i capi acquistati solo sette volte; o ancora che la quantità corrispondente a un intero camion dell’immondizia pieno di vestiti viene buttata o bruciata ogni secondo; ma anche il fatto che sono necessari 2700 litri d’acqua per la produzione di una singola maglietta di cotone e che questa quantità equivale a quella che una persona beve in circa due anni e mezzo. Il 95% dei capi che vengono buttati possono però essere riciclati. Questi dati devono necessariamente farci capire che il nostro consumo è decisamente da rivedere in toto. E, ancor di più, il Black Friday.

Il brand RÆBURN di Christopher Raeburn ha deciso di attivarsi per questo Boycott Black Friday. Tutti gli store RÆBURN saranno chiusi durante il prossimo Black Friday, in favore dell’apertura del RÆBURN Lab per la campagna "BUY NOTHING, RÆPAIR SOMETHING", parte dell’iniziativa "RÆMADE, RÆDUCED, RÆCYCLED" del designer inglese per contrastare il consumismo esasperato. Tutti coloro che si recheranno presso il RÆBURN Lab potranno portare con sé dei capi, indipendentemente dal brand, per farli riparare o modificare dalle sarte che saranno presenti e a disposizione.

Tra le iniziative in controtendenza, nell’ottica del Boycott Black Friday, il brand Patagonia spicca di certo. In occasione di questo Black Friday e per tutte le vacanze natalizie, quindi dal 29 Novembre al 31 Dicembre 2019, tutte le donazioni fatte attraverso la piattaforma Patagonia Action Works in favore di associazioni ambientaliste, verranno raddoppiate da Patagonia. Questo a ulteriore testimonianza dell’impegno del brand e del suo attivismo ambientalista, per il quale è noto nel mondo.

Kibou Clothing
Kibou Clothing

Un altro progetto interessante, sempre nella prospettiva del contrasto al Black Friday, è quello di Kibou Clothing, il marchio del giovanissimo Marco Belluzzo. Si chiama Kibou Forest l’iniziativa che consente, grazie alla collaborazione con zeroCO2, di piantare un albero ogni dieci T-shirt vendute. Attualmente e fino all’1 Dicembre sarà possibile preordinare le magliette per supportare questo progetto green. Tutti gli alberi piantati saranno geolocalizzati sulla mappa presente sul sito e fotografati, per coinvolgere maggiormente gli acquirenti e avvicinarli a questa iniziativa. Inoltre con ogni ordine arriverà anche un opuscolo di carta di semi che, se piantato e opportunamente innaffiato, darà vita a una serie di piantine.

Il maglione della designer AlmenoNevicasse per Rifò
Il maglione della designer AlmenoNevicasse per Rifò

Il brand sostenibile Rifò di Niccolò Cipriani e Clarissa Cecchi, boicotta il Black Friday con la seconda edizione del Green Friday. Per l’occasione ha infatti lanciato un maglione in cashmere rigenerato, ricamato a mano dalla designer AlmenoNevicasse, sul quale campeggia la scritta a contrasto "EMMOBBASTA". L’acquisto di questo maglione fino al 2 Dicembre, così come di tutti i prodotti venduti sul sito, contribuiranno alla donazione di 5 euro per la raccolta fondi di Fashion Revolution.

KSENIASCHNAIDER
KSENIASCHNAIDER
KSENIASCHNAIDER
KSENIASCHNAIDER
KSENIASCHNAIDER
KSENIASCHNAIDER
KSENIASCHNAIDER
KSENIASCHNAIDER

Infine tra i brand del "Boycott Black Friday", in supporto dell’approccio Green Friday, troviamo il progetto di KSENIASCHNAIDER. Ogni ordine effettuato sul sito della designer ucraina, tra il 29 Novembre e il 2 Dicembre, comporterà la piantumazione di dieci alberi. Inoltre saranno disponibili i capi della Pre-Fall 19 e della collezione autunno inverno 2019 con prezzi scontati del 50%. Questi capi sono realizzati secondo tecniche di upcycling, creando un patchwork tra scampoli di denim e di tessuti presi dallo sportswear.



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