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Capodanno 2020: Bali, tra le mete migliori in cui andare - Vogue

Che la plastica poco si addica ai Paradisi, è per fortuna un fatto ormai scontato.
Dopo che maree e venti hanno creato un vero e proprio “tsunami di plastica” che ha ricoperto le spiagge attorno a buona parte dell’isola di Bali intaccandone il mito, le autorità locali hanno decretato il divieto di uso della plastica monouso, provvedimento attivo da dicembre 2018. Una buona notizia che, lentamente, ha aperto un varco green nelle abitudini locali e seminato la consapevolezza necessaria per questo cambiamento sociale, importante quanto radicale. Attitudine che vede come protagonisti alcuni dei resort internazionali di alto livello, nei quali la sostenibilità è ormai parte integrante, quando non specchio dei brand che le gestiscono.

Capella Ubud
Capella Ubud
Dewandra Djelantik

Un esempio è Six Senses Uluwatu, adagiato sulle scogliere affacciate sull’Oceano Indiano e il cui ferreo programma di riciclo gli ha fatto vincere il Full Certificate del World Green Council, il primo dell’isola. In realtà è però nella città di Ubud, ovvero il centro culturale ed artistico nonché motore economico di Bali, che si concentra la coscienza etica ed ecologica. Distesa nel centro dell’isola, fra templi Hindu e verdeggianti risaie, la città di Ubud sta modificando la sua naturale propensione all’estetica tradizionale con le più innovative formule Green.
Qui, primo portavoce è il nuovo Capella Ubud, un “campo tendato” costruito in una foresta vergine senza che nessun albero fosse tagliato: un challenge nel quale il brand Capella ha applicato principi di sostenibilità trasferiti poi in tutte le altre proprietà del gruppo, e che ha visto in prima fila il pensiero e il lavoro dell’architetto Bill Bensley.

Capella Ubud

Bensley Capella BALI

Capella Ubud
Krishna Adithya Prajogo

Ecco quindi un retreat di 23 “abitazioni tendate” decisamente Five Stars, con un' estetica centrata sul rispetto dell’ambiente locale e della sua cultura. È il Fil Rouge di tutto il progetto, dalle costruzioni fino agli arredi, eccentrici quanto seducenti. Gli ospiti hanno ad esempio un loro personale Ambasciatore Culturale (Cultorialist) che può organizzare di tutto: dall’assistere alla preparazione dei piatti locali fino a un giorno di purificazione nella natura; dalle visite a centri culturali di solito chiusi al pubblico fino a corsi approfonditi su tradizioni e costumi balinesi o a seducenti escursioni a piedi e in bicicletta in aree decisamente remote.
Capella Ubud divulga la sostenibilità utilizzando prodotti e cibi naturali, sostenendo programmi in situ che preservano l’heritage e corsi di inglese per bambini balinesi in cambio delle loro bottiglie di plastica. I ricavi del riciclo sono poi usati per acquistare libri scolastici.

Capella Ubud
Capella Ubud
Dewandra Djelantik

Pur con una diversa storia e con una estetica meno radicale, anche i due resort del gruppo COMO abbracciano la sostenibilità: sia COMO Uma Ubud, disteso nella rigogliosa Tjampuhan Valley, così come il vicino COMO Shambala Estate promuovono il rispetto per natura e tradizioni sopratutto attraverso spettacolari attività outdoor: Uma Ubud ad esempio, offre discese rafting nel magico Ayung River, passeggiate intense con visite in templi adatti alla meditazione, corsi di yoga e ineguagliabili tour in mountain bike attorno a Mount Batur. Le ormai ben conosciute spa interne dei due resort utilizzano metodi dal sapore antico nonché propongono diete personalizzate ispirate a quella nutrizione che è porta per il wellbeing cui il viaggiatore aspira.

COMO Shambhala Estate
COMO Shambhala Estate
press office
Green School
Green School

Il tutto, naturalmente, con servizi Five Stars in strutture modellate su estetiche contemporanee basate su rispetto e sostenibilità. E il futuro? Proprio a Bali ha sede la prima sede della Green School (www.greenschool.org), una straordinaria “esperienza di vita green” sotto forma di scuola internazionale dove si formano le classi dirigenti di domani: studenti fino ai 18 anni arrivano da tutto il mondo facendo sperare in una generazione radicalmente consapevole dell’importanza del pensiero green. Pur se nata in sordina, la Green School sta crescendo in fama fino a diventare modello educativo: merita una visita come parte di un viaggio che rilegge il concetto di vacanza tout-cour.

Ubud Goes Green? Yes. E questo è già un bel successo.



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