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Anti stress eco e green: camminare nei boschi e forest bathing

Stare in mezzo alla natura fa bene alla salute. Se fino a poco tempo fa questa poteva essere un’intuizione, oggi ci sono diverse teorie scientifiche che confermano il potere curativo e anti stress di camminare nel bosco. Un'idea per il week end, in perfetta coerenza con il Fridays for Future.

"Passeggiare e respirare a pieni polmoni è un toccasana per il nostro organismo da diversi punti di vista", dice Elena Benvenuti, psicologa, psicoterapeuta individuale e di gruppo a Milano e Milano Marittima (Ravenna). "Come dimostrano alcuni studi, il sistema nervoso si riequilibria, la frequenza cardiaca si abbassa, la capacità di concentrazione aumenta sensibilmente".

In Giappone “fare un bagno nel verde” è da tempo una pratica di benessere. Si chiama Shinrin-Yoku (in inglese Forest Bathing) e consiste in un’immersione profonda nella natura, che è in grado di garantire un’esperienza di sollecitazione per tutti i cinque sensi. "I boschi sono pieni di rumori diversi da quelli che siamo abituati a sentire, capaci di incrementare una sorta d’inquinamento acustico e di generare ansia", precisa la psicologa.

"Lo stesso discorso vale per l’olfatto: gli odori silvestri sono considerati talmente gradevoli che oggi sono presenti in molti profumi". Secondo una ricerca di European Centre for Environment and Human Health dell’Università di Exeter (UK) due ore alla settimana nel verde agiscono positivamente sull’organismo.

Tant’è vero che in Scozia le attività outdoor sono diventate parte integrante di un programma terapeutico gestito dal Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito e dalla Royal Society of the Protection of Birds attualmente in via di sperimentazione in dieci cliniche pubbliche delle isole Shetland.

Chi vive in città, in attesa che queste ultime si attrezzino meglio sul fronte green (l’architetto Stefano Boeri, autore del celebre grattacielo milanese Bosco Verticale, ha previsto un processo di demineralizzazione del capoluogo lombardo, ma i tempi non sono rapidissimi), può programmare un tour sulle Dolomiti.

Presso Adler Lodge Ritten, a Renon, una nuovissima struttura ecofriendly del gruppo alberghiero altoatesino, raggiungibile dal centro di Bolzano con una suggestiva funivia, la Forest Bathing si può sperimentare in tutte le sue declinazioni. Diverse le offerte: dalle passeggiate a piedi o in e-bike nel silenzio della quiete circostante, fino ai percorsi con lo storico trenino del Renon (sembra quello di Harry Potter) per ammirare i paesaggi delle Dolomiti (patrimonio Unesco dal 2009) e i piccoli villaggi che ricordano al paese delle fiabe di quando eravamo bambini.

Anche il benessere è verde: immersa nel profumo degli alberi c’è un’area dedicata dove si trova la sauna finlandese, la biosauna aromatica e la saletta relax; ci si allena nello spazio fitness guardando le montagne e i soin hanno tutti un risvolto alpino.

In particolare, Adler Lodge Signature Treatment, che inizia con un rilassante pediluvio, alterna manovre rinvigorenti a impacchi effetto slim secondo un rituale antico a base di erbe autoctone. In una cornice arredata con legno di cirmolo, originario delle Dolomiti.

"Un materiale unico, che ha un impatto positivo sulla nostra salute", dice Emily Brugnoli, spa manager di Adler Lodge Ritten, "Svolge un’azione antibatterica, abbassa la frequenza cardiaca, migliora la qualità del sonno e stimola il recupero delle energie".

In Trentino, nella valle di Comano, tra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, che è stata qualificata Riserva Biosfera Unesco, si possono sperimentare tecniche di rigenerazione particolari, dal momento che molti guru di benessere si sono trasferiti per praticare le loro discipline in un contesto cosi ritemprante.

"Sono una ex-ballerina, esperta di danza Buto, giapponese contemporanea, appassionata di yoga iygengar e shiatzu e tengo corsi sul territorio di perception walking: una passeggiata guidata a occhi chiusi attraverso il bosco e gli antichi borghi in cui si sviluppa una relazione profonda con l’ambiente e anche ogni centimetro del corpo viene percepito con una consapevolezza speciale in grado di generare relax e benessere", racconta Alissa Shiraishi,(www.mattarivita.it), originaria di Kyoto che vive nella zona da quattro anni.

Altra esperienza tutta da provare è il massaggio Breuss. "È un trattamento alla schiena di tradizione austriaca che permette il riallineamento indolore della colonna vertebrale e stimola il flusso di nuova energia", prosegue Debora Caset, naturopata a Trento che esegue il massaggio anche presso l’agriturismo Il Ritorno, con le cime delle Domiti sullo sfondo e un profumo silvestre che inonda tutto l’ambiente.

"Alla fine l’operatore, che utilizza sulla schiena l’olio di iperico, dalle caratteristiche antinfiammatorie, passa un foglio di carta velina che svolge due funzioni: da una parte permette un’efficacia migliore del prodotto, dall’altra assorbe ed elimina le tensioni negative, compreso il dolore".

La natura, in questa zona, non può prescindere dall’acqua termale: quella di Comano, bicarbonato, calcio magnesiaca, che sgorga a una temperatura costante di ventisette gradi, è particolarmente skinfriendly: alcuni studi del centro ricerche delle terme sul microbioma cutaneo realizzati dal Cibio (Centro di Biologia Integrata dell’Università degli Studi di Trento) hanno evidenziato la presenza di batteri “buoni” che collocano quest’acqua al vertice delle stazioni termali dedicate alle cure dermatologiche. Un’eccellenza tutta made in Italy.



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