New York Fashion Week autunno inverno 2020 2021: Best of Talents 2
Si è parlato molto di chi “non ha sfilato” questa stagione alla New York Fashion Week, ma noi ci vogliamo concentrare su chi, invece, era presente. Forse questo ha dato ai brand emergenti e giovani l’opportunità di farsi notare. Dopo la prima parte della nostra recensione dei talenti emergenti della New York Fashion Week per l’autunno inverno 2020 2021, proseguiamo con il secondo gruppo di designer: Area, MVR, Christopher John Rogers, Wiederhoeft, Puppets and Puppets e Just In XX.
Area
Beckett Fogg e Piotrek Panszczyk, i designer di Area, il brand di New York di cui tutti parlano, hanno presentato una delle sfilate più acclamate di questa stagione. Noti per la loro rivisitazione moderna del glamour, questa stagione i due hanno giocato con morbide forme architetturali, oltre a inserire un po’ ovunque i loro amatissimi strass di Swarovski. C’erano anche maglioni chunky, pelle plissé, scolli a cuore e completi pied de poule. Questa stagione ha visto anche il debutto della collaborazione con The Africa Center (che ha ospitato la sfilata) nell’Upper East Side, iniziativa a supporto dell’istituto culturale multidisciplinare. Una collaborazione del tutto naturale, viste le origini dei designer, e che “nasce dall’idea della condivisione del sapere e della bellezza attraverso il lavoro artigianale, una forma importantissima di produzione culturale e commerciale in Africa.” Area ha utilizzato le tecniche più svariate, come drappeggi, crochet, saldatura, scultura, stampa e tessitura: vere opere d’arte da indossare. - RG
MVR
Alla presentazione collettiva dell’Oxford Fashion Studio, il brand messicano MVR della stilista e designer tessile Mafer Velasco ha portato in passerella il suo lavoro tessile artigianale e la sua storia. La collezione Waitomo era incentrata sull’idea di un “luogo utopistico, le Waitomo Glowworm Cave, in Nuova Zelanda.” Attraverso una ricerca meticolosa, Velasco ha ideato nuove texture ispirandosi a questo stupefacente fenomeno naturale, e al risultato della sua sperimentazione con i tessuti ha unito la sua particolare abilità nel mescolare i colori. Le silhouette per l’autunno inverno 2020 2021 sono ispirate alla cultura hip hop degli anni '80, declinate in colori vivaci come blu, rosa e viola. – VL
Christopher John Rogers
Non c’è dubbio che la sfilata del 26enne Christopher John Rogers che di recente ha vinto il CFDA/ Vogue Fashion Fund, sia stata la più attesa della stagione. Molte cose sono successe nella vita del designer, nato in Louisiana ed ex studente del Savannah College of Art and Design, nell’ultimo anno e mezzo. Poco meno di due anni fa avevamo assistito al debutto di Rogers, che lui aveva allestito con un budget risicato e in uno spazio grande quanto un armadio a Chinatown, con giornali sparpagliati sul pavimento. Alla sua quarta collezione, Rogers si è già aggiudicato uno dei premi più prestigiosi per la moda in America, e di recente ha annunciato che la sua linea è una delle 4 griffe selezionate per il programma di mentorship Net-a-Porter Vanguard. Ma qual è il segreto della magia di Rogers, così amato dalla fashion industry (la sfilata era gremita, con centinaia di partecipanti e molti addetti al lavori importanti)? In realtà dobbiamo ancora scoprirlo, ma quello che sappiamo per certo è che è riuscito a creare un mondo fantastico con le sue voluminose creazioni, declinate in spettacolari nuance arcobaleno. Rogers dice di essersi ispirato osservando le persone che vanno in chiesa vestite in modo elegantissimo. E in questo momento di subbugli politici, global warming e diffusione incontrollata di virus, Rogers ci ha regalato quella magia che il mondo della moda desiderava disperatamente. – RG
Wiederhoeft
Il designer emergente Jackson Wiederhoeft ha presentato una collezione per l’autunno inverno 2020 2021 intima e fiabesca. Per la sua prima presentazione ufficiale alla New York Fashion Week, Wiederhoeft ha invitato il pubblico nel suo mondo, nel suo immaginario “pauroso”, condividendo anche la sua passione per il teatro e per la danza. La collezione di questa stagione si intitola The Music Box, ed è incentrata su forze diametralmente opposte: luce e buio, morbido e duro, elegante e grintoso. Nel corso della presentazione, una giovane ballerina danza al centro di uno spazio ristretto su musiche che passano continuamente da gradevoli melodie a ritmi aggressivi. Per creare un'illusione fantastica e l’effetto del contrasto, Wiederhoeft ha inserito nelle sue creazioni maniche esagerate, corpetti di pizzo, calzamaglie e tutù in tulle, fra gli elementi focali della collezione. Ci sono anche dettagli eleganti come le piume di struzzo, paillette e ricami elaborati. – VL
Puppets and Puppets
I designer di Puppets and Puppets Carly Mark e Ayla Argentina, hanno presentato la loro terza collezione che rende omaggio al disegnatore di cartoni animati francese Jean Giraud, meglio conosciuto come Moebius, che ha collaborato a molti importanti libri di fantascienza. Mark e Argentina hanno presentato una stravagante collezione di abiti che sembravano costumi più che outfit street. “Amo la fantascienza, che fa ancora parte di un mondo immaginario, cosa che apprezziamo moltissimo. Sapevamo di voler creare capi che fossero più simili a dei costumi di scena per questa stagione”, ci spiega Mark nel backstage. I due hanno dimezzato il numero di capi rispetto alla scorsa stagione per poter “fare le cose nel dettaglio, e meglio.” Anche i modelli e le modelle, in realtà un gruppo di amici creativi molto cool, hanno giocato un ruolo importante nel processo creativo, come ci ha spiegato Mark: “subito dopo la scorsa fashion week abbiamo contattato i nostri ‘modelli’, abbiamo mostrato loro la nostra mood board e il tema della collezione, e gli abbiamo detto: scegliete chi vi rappresenta meglio fra tutti questi personaggi.” “Abbiamo adattato ogni abito al suo modello, è da ottobre che ci lavoriamo”, ha aggiunto Argentina, “ed è stato un atto d’amore, e un vero viaggio.” - RG
Just In XX
Just In XX fondato dal designer taiwanese Justin Yu-Ying Chou, è tornato per la seconda stagione alla New York Fashion Week. La sua ultima collezione, che Chou ha chiamato Double Imprint rende omaggio all’artista contemporaneo di Shanghai Tsong Pu, le cui opere sono universalmente riconosciute per l’originale disegno a griglia: quello che a prima vista sembra un pattern rigidamente definito, a un esame più attento è invece composto da piccoli quadrati. Chou per i capi della sua ultima collezione ha utilizzato stampe digitali e jacquard 3D. Quella che sembra essere una collezione minimalista, modellata su un guardaroba classico, è invece una rivisitazione totalmente nuova, se esaminata più attentamente. Fra i capi di spicco, lunghi cappotti asimmetrici, blazer, giacche con tasche realizzate in PVC, metallo e lana. Inoltre, Just In XX ha collaborato con il brand americano di gioielli Fovea Jewelry. E forse un’altra caratteristica della sfilata che vale la pena sottolineare è la scelta di Chou di utilizzare materiali upcycled, come le vecchie scarpe Nike di una sfilata precedente e ricostruite per creare delle Converse ibride. – VL
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