Serie tv sulla danza: le migliori da vedere in streaming
Serie tv sulla danza: la top 5 di Vogue
Sono ancora rari serie e film dedicati agli appassionati di danza, ma qualcosa di nuovo si trova nell’immensa offerta di Netflix e delle altre piattaforme di streaming. Ecco 5 titoli da vedere su Netflix, Disney+ e TimVision
1. “Move”, storie di danza e di riscatto
Da non perdere una produzione originale Netflix, Move, nuovo documentario in 5 episodi: un giro del mondo per incontrare fuoriclasse della danza che hanno lanciato o rivoluzionato un genere. Per quasi tutti loro la danza è stata mezzo di emancipazione da condizioni di povertà ed emarginazione e una volta affermati arma di rivendicazione sociale e persino politica. Le testimonianze dei genitori, orgogliosi e ancora increduli, confermano le storie di riscatto dei protagonisti attraverso il talento e l’impegno. È il caso di Lil Buck da Memphis e Jon Boogs da Miami, virtuosi l’uno del Jookin l’altro del Popping, stili della street-dance che entrambi sanno trasformare in arte scenica, nonché espressione dell’underground afroamericano. Da Israele ha sovvertito la danza contemporanea Ohad Naharin, direttore a Tel Aviv della Batsheva Dance Company, che ai suoi eccellenti danzatori insegna il metodo Gaga, ormai tanto popolare (ed efficace) da essere diventato allenamento per tutti e persino pratica curativa. In Andalusia Israel Galvan, già bambino prodigio al seguito dei genitori gitani, lascia famiglia e paese per dare un nuovo volto al flamenco classico, infine consacrato come figliol prodigo nella Plaza de toros di Siviglia. In Giamaica, dove la dancehall è sempre stata maschile, una gang di ragazze capeggiate da Kimiko Versatile afferma il girl power esprimendosi sensualmente attraverso questa danza. A Londra Akram Khan è stato il primo a contaminare il contemporaneo con il kathak indiano, danza tradizionale appresa dalla madre bengalese, memento della cultura degli avi contro razzismo e violenza. Interrotto quest’ultimo episodio proprio a causa della pandemia, speriamo sia in programmazione una nuova stagione di Move, serie eccellente anche per la qualità delle immagini filmiche e per la rappresentazione acuta dei contesti sociali.
2. “On Pointe”: la docu-serie sulla scuola del New York City Ballet
Agli amanti del balletto classico consigliamo On Pointe, titolo italiano Sogni in ballo, nuova serie in 6 episodi da vedere su Disney+. La docu-serie segue per un’intera stagione gli allievi della School of American Ballet, riconosciuta quale accademia “golden standard” in America. Perché la scuola è stata fondata da George Balanchine, nume del balletto americano, la cui eredità continua a vivere nel suo New York City Ballet. La storia della compagnia e della sua Scuola è ripercorsa nel documentario attraverso le testimonianze e i racconti di direttori e insegnanti, alcuni ex ballerini della generazione Balanchine, con fotografie e filmati d’epoca. Mentre le dichiarazioni degli allievi di oggi testimoniano quanto ancora sia vivo il mito di Mr. B. e del suo stile di balletto brillante, dinamico, elegante.
Severe le selezioni per accedere alla SAB. La telecamera segue i suoi maestri, che ogni anno percorrono i quartieri di New York, da Manhattan ai Queens, dal Bronx a Chinatown, da Brooklyn ad Harlem, per trovarvi allievi giovanissimi, dotati e motivati. La diversità della rappresentanza etnica, nel balletto tradizionalmente bianco, è il nuovo valore a cui la scuola si è votata. Stessi standard per i summer courses che ogni anno permettono di reclutare allievi adolescenti in tutto il Paese. Il doc racconta le storie di alcuni di loro: giovani di talento, con grande motivazione, che superano ogni difficoltà, familiare ed economica, pur di entrare alla SAB. Qui li accoglierà la faculty dei docenti con i compagni di corso e internato: una nuova famiglia che sin dal primo giorno incoraggia solidarietà, lealtà, inclusione. Un anno scolastico impegnativo ma esaltante, che scorre tra le lezioni quotidiane tenute da famosi maestri e qualche inattesa novità, come la promozione al corso superiore del brillante Sam. Per tutti il sogno, una volta diplomati, sarà entrare al New York City Ballet, magari come apprentice, come tocca alla fuoriclasse Zoe, appena diciassettenne, che in una scena toccante informa piangendo di gioia i genitori, trasferitisi a New York per starle accanto.
Gli episodi seguono anche la partecipazione degli allievi più piccoli allo Schiaccianoci, popolarissimo balletto di Balanchine che ogni Natale il New York City Ballet porta in scena al Lincoln Center. Tra l’ansia delle audizioni, l’impegno delle prove e finalmente l’emozione del debutto, il documentario segue gli allievi tra gli impegni a scuola e il ritorno a casa, supportati e incoraggiati dai genitori. Quest’anno toccherà a Sophia e Kai interpretare i ruoli principali della piccola Marie e del principino Schiaccianoci: un’opportunità che ne segnerà i destini.
Intanto si spera in nuove stagioni, magari dedicate ad altre scuole, perché Sogni in ballo potrà motivare le scelte artistiche del pubblico giovane di Disney+, oltre a piacere agli appassionati e a chiunque voglia conoscere dall’interno il mondo dal balletto.
Guardate anche i costumi della designer Iris Van Herpen per il Dutch Nationa Ballet
3. A lezione da Roberto Bolle
Intanto su TIM Vision è in arrivo un'altra serie tv sulla danza: OnDance. Le Masterclass è un progetto nato dall’idea di Roberto Bolle. Dedicata agli appassionati di danza, propone 16 appuntamenti focalizzati sui tanti generi e stili che l’étoile ha divulgato in questi anni al suo festival OnDance, prima dal vivo, ora on-line. Un maestro esperto guiderà lo spettatore in una esclusiva masterclass, che potrà essere di classico o contemporaneo, tango o latini, jazz o street-dance. Dichiara Bolle: «Sono molto felice di presentare una nuova, importante collaborazione di OnDance, un progetto realizzato in esclusiva per la piattaforma di TIMVISION. Per la prima volta mi vedrete in veste di insegnate e da direttore artistico di OnDance ho selezionato gli altri maestri. Insieme, attraverso consigli, suggerimenti e tanti piccoli segreti, vi condurremo nel mondo della danza e alla scoperta dei tanti balli che vi presenteremo. Vi aspetto per ballare e divertirci insieme!».
4. Tiny Pretty Things: teen drama sulle punte
Di recente uscita e già tra le più viste è la serie americana Tiny Pretty Things: 10 episodi di un’ora circa l’uno, produzione originale Netflix: un teen drama che racconta le vicende degli allievi di un’accademia di balletto di Chicago. Dove accade di tutto, a partire dalla caduta dal tetto dell’allieva più brillante, Cassie, invidiata e detestata: suicidio o tentato omicidio? Mentre la trama si tinge di giallo, le giornate scorrono tra amori fugaci, sesso (molto ed esplicito), intrighi e riconciliazioni, sotto gli occhi dell’immancabile direttrice francese terribile, di un algido maestro di ballo e di un corrotto coreografo. Al centro della trama un gruppo di protagonisti dai tratti stereotipati, tra cui Neveah, la nuova allieva afroamericana, che volitiva guiderà la rivolta degli studenti; Bette, ricca e spregiudicata, che per ottenere una parte non si ferma davanti a nulla; Oren, sessualmente confuso e professionalmente insicuro che alla fine troverà l’amore. Special guest di un episodio la stella del New York City Ballet Tiler Peck.
In osservanza ai nuovi requisiti di inclusione stabiliti dall’Academy di Hollywood, ogni realtà è rappresentata: minoranze etniche e fedi religiose, orientamenti LGBT+, disabilità fisiche. Né mancano problematiche d’attualità quali gli abusi sessuali di ricchi e potenti patrons nei confronti di alcune allieve, che scatenano un vero e proprio #metoo.
Tempo per studiare balletto e danzare ne resta poco e gli attori protagonisti, benché diplomati in scuole note, non hanno molto talento come ballerini, mentre i balletti proposti assecondano il gusto televisivo da talent show. Purtroppo il mondo del balletto è rappresentato ancora con stereotipi e cliché: l’ennesima occasione persa per portare sullo schermo la realtà di questa disciplina e i suoi autentici talenti. Ma il successo della serie e il finale aperto lasciano immaginare una seconda stagione.
5. “Dance Dreams”: l'eredità di “Saranno Famosi”
Kylie Jefferson, interprete del ruolo di Neveah, appare su Netflix anche nel nuovo film documentario Dance Dreams. Hot Chocholate Nutcracker, che racconta dello spettacolo allestito annualmente, a Natale, dall’Accademia di Debbie Allen. In tanti la ricorderanno: era l’insegnante di danza nel film e nel serial Fame-Saranno famosi. La ballerina, che nel doc racconta anche le sue difficoltà a studiare balletto classico in un’America ancora segregazionista, ha dato vita alla scuola che a Los Angeles accoglie chiunque voglia studiare danza, di ogni genere e stile, anche quei bambini e ragazzi che per condizioni disagiate non avrebbero accesso a un’accademia. Tra questi proprio Kylie, che è tornata ad esibirsi nel ruolo principale dello Schiaccianoci black dopo essersi diplomata alla DADA e aver iniziato la sua carriera professionista.
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