7 modi facili per ridurre le microplastiche dal tuo bucato
Le microplastiche sono ormai un problema enorme a livello globale: 51 tonnellate di minuscoli frammenti di plastica inquinano i nostri oceani. E una delle cause è il lavaggio dei nostri indumenti sintetici. Gli esperti dicono che un solo carico in lavatrice può rilasciare fra le 700.000 e i 12 milioni di microfibre, e si stima che il lavaggio in lavatrice può provocare il 35 % delle microplastiche presenti nei nostri oceani, mettendo seriamente a rischio l’ecosistema marino. Più recentemente un preoccupante studio ha rilevato che le microplastiche rilasciate dal nostro bucato in Europa e Stati Uniti inquinano persino le acque lontanissime dell’Artico.
“E questo sta trasformando i nostri oceani un grande brodo di plastica”, dice a Vogue la dottoressa Imogen Napper, biologa marina dell’Università di Plymouth. “Le ricerche dimostrano che le microplastiche possono essere ingerite dalla fauna marina e influire sul comportamento e sui processi biologici degli animali. E non sono solo i nostri oceani a farne le spese, visto che microplastiche adesso vengono osservate anche nella nostra catena alimentare attraverso la acque di scarico e i terreni che utilizziamo per le coltivazioni, e inquinano persino l’aria che respiriamo.
Fortunatamente esistono alcuni semplici accorgimenti che possiamo tutti mettere in atto quando usiamo lavatrice per non aggravare ulteriormente il problema. Ecco sette consigli easy.
- Eliminate gli indumenti acrilici
Le fibre sintetiche come il poliestere, il nylon e i tessuti acrilici compongono circa il 60 % dei nostri guardaroba, e questo significa che evitare di usare questi materiali è uno dei cambiamenti più semplici da adottare. Questi materiali comprendono anche le mischie di poliestere e cotone, anche se dai primi studi si osserva che rilasciano una quantità minore di microplastiche. “Abbiamo scoperto che i tessuti acrilici rilasciano una quantità di microplastiche sette volte maggiore del cotone misto poliestere”, afferma la dottoressa Napper. - Dotatevi di filtro per le microplastiche
Per alcuni indumenti, come quelli intimi e quelli sportivi, è quasi impossibile evitare i materiali sintetici (in questi casi un’opzione più eco-friendly è acquistare capi in plastica riciclata). Per fortuna esistono in commercio prodotti molto utili che raccolgono le microplastiche rilasciate dagli indumenti, come Guppyfriend — una washing bag in cui inserire i sintetici — e la Cora Ball —, una “palla” per lavatrice che cattura le microplastiche. E poi ci sono anche i filtri da inserire all’interno della lavatrice, che bloccano l’uscita delle mini particelle ed evitano che finiscano nei nostri fiumi e nei nostri mari. - Prediligete cicli più rapidi e più freddi
Scegliere un ciclo più rapido e più freddo può contribuire a diminuire il numero di fibre plastiche rilasciate dagli indumenti. Secondo uno studio recente, lavare gli indumenti a 15° C per 30 minuti ha ridotto del 30% la quantità di microfibre rilasciate rispetto al classico lavaggio a 40°C per 85 minuti. I ricercatori affermano che se ogni famiglia in Europa optasse per questo tipo di lavaggio, verrebbero “risparmiate” 3.800 tonnellate di microplastiche all’anno. - Meglio i lavaggi a pieno carico
Sappiamo tutti che lavare a pieno carico è più eco-friendly, perché permette di risparmiare sia acqua che energia elettrica. Ma può anche aiutare a rilasciare una quantità minore di microplastiche nell’ambiente, perché crea meno frizione fra gli indumenti e riduce il rapporto acqua-tessuti. “Alcune ricerche hanno rilevato che usare meno acqua aiuta a ridurre il numero di fibre rilasciate,” spiega la dottoressa Napper. - Evitate il programma per i delicati
Per lo stesso motivo, evitare il ciclo per i delicati – quello per i capi tricot e gli indumenti intimi — può aiutare a ridurre il numero delle microplastiche rilasciate. Uno studio del 2019 ha osservato che il programma per i delicati, che utilizza il doppio dell’acqua dei cicli normali, rilascia 800.000 microfibre in più con ogni lavaggio. - Scegliete il “second-hand”
Lavare abiti nuovi rilascia una maggiore quantità di microfibre di quelli che già possedete, e le ricerche dimostrano che se ne rilasciano di più durante i primi otto lavaggi. Questo significa che si possono attuare due cambiamenti importanti: utilizzare i vostri indumenti più a lungo, e acquistarne di seconda mano. “Abbiamo scoperto che con i primi lavaggi vengono rilasciate più fibre, ma poi la quantità di particelle si stabilizza con il tempo”, dice la dottoressa Napper. - Lavate meno i vostri indumenti
Lavare i vostri indumenti meno di frequente è forse il modo più semplice per contribuire a risolvere il problema delle microplastiche. Lavare meno riduce anche le emissioni di CO2, e poi i vostri capi dureranno di più. “Lavate i vostri indumenti solo se necessario”, consiglia la dottoressa Napper. Una scusa per non fare la lavatrice, e in più aiutare l’ambiente? Meglio di così…!
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