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Film di Natale, il ritorno dei tre Moschettieri di Giovanni Veronesi

Le feste di Sky si tingono d’azione con un classico – I tre moschettieri – rivisitato da Giovanni Veronesi per la seconda volta. Se è vero che le vacanze natalizie sono il periodo ideale per tornare a vivere storie familiari e racconti mozzafiato, allora “Tutti per 1 – 1 è per tutti è il titolo che si stava aspettando. Non sono gli spadaccini che la letteratura ci ha abituato a conoscere così bene, ma vantano una simpatia a dir poco irresistibile.

TULLIO DEORSOLA

La trama

I tre moschettieri D’Artagnan (Pierfrancesco Favino), Athos (Rocco Papaleo) e Portos (Valerio Mastrandrea) ricevono una delicata missione da portare a termine dalla sovrana Anna D’Austria (Margherita Buy). Sulla loro strada faranno molti incontri significati e strampalati, a partire dalla veggente TomTom (Giulia Michelini) al piccolo orfano Buffon (Federico Ielapi, già noto come Pinocchio al cinema), fino ad Enrichetta d’Inghilterra (Anna Ferzetti, compagna di Favino) e sua figlia la principessa Ginevra (Sara Ciocca). I pericoli sono molteplici e gli ostacoli quasi insormontabili, anche se tragicomici.

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Il successo

La messa in onda il 25 dicembre ha incoronato il sequel con quasi un milione di spettatori – chi se lo fosse perso può rimediare con Sky on demand e in streaming su NowTV – confermando l’affetto del pubblico anche nel passaggio dalla sala al piccolo schermo. L’effetto nostalgia è immediato perché si vedono i protagonisti un po’ allo sbando: le loro epiche vicende riecheggiano ancora per la Francia ma non hanno più lo smalto di un tempo. Ecco perché quest’impresa serve loro per ritrovare fiducia in se stessi nella scorta della futura sovrana al matrimonio combinato con il re d’Olanda.

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Il ritorno di un mito

Gli eroi di Dumas, raccontati in questo lungometraggio girato in Toscana, sono pieni di acciacchi, dubitano delle proprie doti e non sembrano più tanto lesti con la spada e i duelli. Gli attori hanno patito il freddo durante i lunghi ciak in location, tra infinite cavalcate e scontri armati, ma ci hanno scherzato su. Sono stati tutti concordi nel dire che ritornare sul set per dare nuovamente vita ai Moschettieri li ha fatti tornare bambini, non solo per la verve comica ma per la rievocazione di emozioni ad ampio spettro.

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Una comicità made in Italy

Adattare il tono del racconto alla sensibilità della commedia all’italiana è stata di sicuro una delle sfide più ardue ma stavolta si punta di più all’effetto demenziale, alla risata estrema, per quelle situazioni paradossali eppure irresistibili.

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In tempo di Covid-19, lo spettatore ha fame di spensieratezza, ha desiderio di viaggiare con la fantasia e ha bisogno di dimenticare per il presente per almeno un paio d’ore, rifugiandosi in compagnia di volti noti e storie rassicuranti e questo film provvede ad esaudire questi desideri. Un’ode all’amicizia, all’onore, alla solidarietà, insomma, certamente lontana dalla perfezione ma gradevolissima.

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