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Lagerfeld, Lindbergh, Ungaro: tre grandi della moda che ci hanno lasciato nel 2019

Karl Lagerfeld, il kaiser della moda, muore il 19 febbraio 2019 a 85 anni

Lagerfeld era nato nel 1933 ad Amburgo da Elisabeth Bahlmanne e Otto Lagerfeldt, che dirigeva la filiale europea di un’azienda americana produttrice di latte condensato. Ancora adolescente, si trasferì a Parigi, dove completò gli studi presso il Lycée Montaigne e dove imparò a disegnare.

Karl Lagerfeld nell'atelier Chanel

Chanel : Runway - Paris Fashion Week - Haute Couture Fall/Winter 2016-2017

Karl Lagerfeld nell'atelier Chanel
Victor VIRGILE

Il successo arrivò presto. Nel 1954 vinse il premio del Segretariato Internazionale della Lana nella categoria cappotti mentre il 19enne Yves Saint Laurent si aggiudicò la vincita nella categoria abiti da cocktail. (I due diventarono in seguito amici). Lagerfeld fu subito assunto nel ruolo di assistente, seguito da quello di apprendista presso la maison di alta moda Balmain, a cui seguì, nel 1959, un periodo di lavoro come designer presso Jean Patou.

Nel 1963 lasciò Patou; Lagerfeld era stanco di creare abbigliamento formale per ricchi. La decisione di diventare stilista di prêt-à-porter freelance fu considerata allora ‘audace’. Iniziò a lavorare per Chloé nel 1964. La fondatrice di Chloé, Gaby Aghion, lo incoraggiò a liberarsi della formazione couture di scuola formale e di adottare invece un approccio più libero.

Nel 1965 Lagerfeld aggiunse la casa di moda romana Fendi al suo portfolio clienti. Lavorando a stretto contatto con le sorelle Fendi, Lagerfeld ha contribuito a traghettare il marchio verso il successo mondiale. E nonostante quella che ha autodefinito come ‘una limitata capacità di attenzione’, l’incarico presso Fendi durato oltre 50 anni è senza eguali nella moda (a titolo di contesto, basti pensare che Lagerfeld iniziò la collaborazione con Fendi prima dell’atterraggio dell’uomo sulla Luna).

Nel 1984 Karl ha dato vita all’omonimo marchio di prêt-à-porter, venduto al Gruppo Tommy Hilfiger nel 2004 e attualmente di proprietà del fondo di investimenti Apax Partners. Ma, come tutti sanno,il nome di Lagerfeld è legato inscindibilmente alla maison di Coco Chanel.

Nel 1982, il Presidente di Chanel, Alain Wertheimer, invitò Lagerfeld ad assumere la direzione creativa della casa di moda. L’annuncio fu accolto con sospetto circa l’idoneità di questo "styliste" tedesco – non un couturier - ad assumersi la responsabilità della guida di un monumento nazionale quale la Maison Chanel. Ma sin dalla sua prima collezione haute couture per Chanel nel Gennaio 1983, Lagerfeld costrinse i propri detrattori a ritirare critiche e dubbi. “Senza disturbare lo spirito di Chanel, è riuscito a ravvivare la personalità dei capi”, scrisse il New York Times a proposito della sua collezione di debutto.

Il resto è la storia nota di un successo immortale. Qui potete leggere la cronaca della cerimonia di commemorazione del designer che si è tenuta a Parigi il 20 giugno 2019.

Peter Lindbergh: l'addio al grande fotografo di moda il 3 settembre 2019

Il fotografo tedesco scomparso il 3 settembre a 74 anni, è stato per Vogue Italia autore di molti servizi entrati nella storia della fotografia di moda. Fotografia che ha innovato in modo radicale riducendo al minimo ogni "trucco", ogni sovrastruttura e artificio, affidandosi a uno styling minimale e mettendo al centro delle sue storie modelle ritratte in modo intimo, naturale.

Peter Lindbergh
Peter Lindbergh
PETER LINDBERGH

Vogue Italia ha voluto ricordarlo con uno special book che ripercorre, attraverso le meravigliose immagini del fotografo, il rapporto che lo legava al nostro magazine.
Sfogliate la gallery per vedere gli scatti più belli apparsi sulle pagine di Vogue Italia

Il couturier Emanuel Ungaro, uno dei grandi nomi dell'alta moda parigina degli anni 80, muore a Parigi il 21 dicembre 2019

Ungaro era nato a Aix-en-Provence nel 1933, ma le sue origini sono pugliesi. Il padre era sarto ed Emanuel ha sempre raccontato che cominciò a cucire quando aveva solo sei anni. Arrivò a Parigi a 22, poco dopo si trasferì a Barcellona per lavorare con Balenciaga. Nel 1968, tornato a Parigi, fondò il suo atelier in Avenue Montaigne. La sua musa rimase sempre Anouk Aimée, ma i suoi abiti couture vestirono moltissime donne tra le più famose al mondo come Isabelle Adjani, Lauren Bacall, Carolina di Monaco.

Emanuel Ungaro

Emanuel Ungaro Spring 1968 RTW, New York

Emanuel Ungaro
REX Features

Negli anni Ottanta il suo era uno dei cinque grandi nomi dell'alta moda parigina. Ma divenne famoso anche per le collezioni prêt-à-porter femminile e maschili prodotte in Italia, a Torino, dal Gruppo Gft. Dal '96, la Maison Ungaro entra a far parte del gruppo Ferragamo ed Emanuel lascia la gestione dell’azienda, fino al ritiro dal mondo della moda nel maggio del 2004.



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