Courmayeur: inaugurata la prima stazione per il controllo cardiaco in alta quota
Una nuova stazione di cardiomonitoraggio in quota: è stata inaugurata a Courmayeur, a Punta Helbronner, a 3466m di altitudine sul Monte Bianco, l'innovativa stazione biometrica Keito K9, una postazione per il controllo cardiaco ad alta quota del Centro Cardiologico Monzino, realizzata dalla Fondazione IEO-CCM e dedicata a chi desidera monitorare gratuitamente le reazioni del proprio corpo in altitudine.
La stazione di cardiomonitoraggio è stata ideata dal professor Piergiuseppe Agostoni, coordinatore dell’Area Cardiologia Critica del Centro Cardiologico Monzino, professore ordinario di malattie cardiovascolari dell’Università degli Studi di Milano, tra i massimi esperti di alta quota in ambito cardiovascolare, con i suoi collaboratori Carlo Vignati e Massimo Mapelli, i due cardiologi che hanno accompagnato l’atleta paralimpico Luca Galimberti nella sua salita sul ghiacciaio del Monte Bianco.
Posizionata a monte delle Funivie Monte Bianco presso Punta Helbronner, multilingue e dotata di schermo touch screen, la postazione per il controllo cardiaco in altitudine Keito K9 determina nello specifico peso, altezza, percentuale di massa magra e grassa, indice di massa corporea (BMI) ma soprattutto misura pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno nel sangue.
Come spiega il professor Agostoni: «I moderni impianti di risalita garantiscono la fruibilità dell’alta quota, e in tempi sempre più brevi, a ogni categoria di soggetto, dal sano al cardiopatico, dal giovane all’anziano. Ci si trova così ad avere da un lato meno ossigeno a disposizione, e dall’altro un’inferiore capacità di utilizzarlo. Tutto questo può generare alterazioni a livello cardiovascolare che è bene conoscere e, in alcuni casi specifici, tenere sotto controllo. Per informare e sensibilizzare ulteriormente la popolazione, accanto alla stazione biometrica Keito K9 abbiamo installato anche pannelli informativi relativi agli effetti cardiovascolari che derivano dall’esposizione acuta alle altezze: insieme al lavoro della stazione biometrica permetteranno a chiunque di verificare alcuni parametri e consentiranno di valutare se si rientra nei limiti di normalità in rapporto all’altitudine. In conclusione, lo scopo primario di questo progetto è valutare le caratteristiche della popolazione che frequenta l’alta quota e capire cosa succede a cuore e polmoni quando ci si trova ad altezze elevate».
La giornata si è conclusa con il Mountain Gala Dinner, organizzato con la missione di raccogliere fondi a favore della ricerca in ambito cardiovascolare al Pavillon du Mont Frety. Padroni di casa della serata Skyway Monte Bianco, impegnato in azioni concrete a supporto della sostenibilità ambientale e umana, Fondazione IEO-CCM, che finanzia la Ricerca dell’Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino e Vogue Italia, il magazine diretto da Emanuele Farneti, a fianco della Fondazione IEO-CCM per la Ricerca.
Dopo un happy hour a Punta Helbronner e la cena al Pavillon du Mont Frety, firmata dallo chef stellato Alessandro Mecca del ristorante Spazio 7 di Torino di Emilio Re Rebaudengo, un'esibizione live con la musica dei valdostani Duo Denfer ha fatto da colonna sonora all’evento con brani natalizi in chiave jazz.
I proventi della cena sono stati interamente devoluti alla Fondazione IEO-CCM per fornire il maggiore supporto possibile alla ricerca scientifica del Centro Cardiologico Monzino.
“La Fondazione IEO-CCM è una straordinaria eccellenza che Vogue Italia e Condé Nast sostengono con convinzione da anni. Siamo felici di aver dato un piccolo contributo anche in occasione di questa serata di festa, celebrata in un luogo unico al mondo: lo scenario ideale per ricordarci che la ricerca, con il supporto di tutti, può conquistare vette che solo ieri sembravano invincibili”, ha detto Emanuele Farneti, direttore di Vogue Italia.
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